Conferenza internazionale sui rifiuti speciali a Basilea
COMUNICATO STAMPA
Conferenza commemorativa a Basilea
Conferenza internazionale sui rifiuti speciali a Basilea
Dal 6 al 10 dicembre prossimi si svolgerà a Basilea la quinta Conferenza
internazionale degli Stati che hanno aderito alla Convenzione di Basilea
sul controllo del commercio dei rifiuti speciali. L'accordo è stato
siglato dieci anni fa nella città renana. La Svizzera ha dato un
contributo determinante alla sua creazione. Attualmente la Convenzione
conta 133 Stati contraenti. Nell'ambito della Conferenza dovrebbe essere
approvata una decisione ministeriale che si prefigge di fornire a tutti i
Paesi le conoscenze indispensabili per uno smaltimento dei rifiuti
speciali rispettoso dell'ambiente. Inoltre dovrà essere regolamentata la
responsabilità civile per i casi in cui il trasporto oltre frontiera di
tali rifiuti causa danni all'ambiente o alle persone. La delegazione
elvetica, nominata dal Consiglio federale durante la seduta di ieri, sarà
presieduta dal Consigliere federale Moritz Leuenberger.
Nel 1989, la Svizzera ospitò la conferenza diplomatica nel corso della
quale fu approvata la "Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti
oltre frontiera di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione". La
Convenzione di Basilea fu una reazione ai vari scandali degli anni Ottanta
legati allo smaltimento illegale di rifiuti speciali. La Svizzera ha dato
un contributo determinante all'elaborazione della Convenzione dell'ONU, la
quale mira sia a una riduzione dei rifiuti speciali che a un loro
trattamento e smaltimento ecologici. Si vuole così impedire l'inquinamento
delle acque e del suolo nonché scongiurare i pericoli per la salute delle
persone. La Convenzione di Basilea corrisponde ai principi della politica
svizzera in materia di rifiuti.
Trasferimento del know-how verso il Terzo mondo
Dalla sua entrata in vigore, la Convenzione di Basilea ha contribuito in
molti Paesi a un miglioramento del controllo e della trasparenza per
quanto attiene allo smaltimento dei rifiuti speciali. Onde favorire
un'eliminazione rispettosa dell'ambiente, la Svizzera s'impegna affinché
anche le autorità dei Paesi in via di sviluppo e di quelli recentemente
industrializzati possano acquisire il necessario know-how. A tale
proposito si è rivelato decisiva la partecipazione del nostro Paese alla
creazione di un centro di formazione per l'Europa orientale a Bratislava,
in Slovacchia. Inoltre, in Svizzera ha sede la Segreteria, istituita nel
1993 a Ginevra, che sostiene gli Stati membri nell'attuazione della
Convenzione. L'accordo è istituzionalmente collegato al programma delle
Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP).
Responsabilità civile contestata
Nel quadro di una decisione ministeriale, alla Conferenza di Basilea
saranno decise altre misure volte a diffondere anche nei Paesi in via di
sviluppo e in quelli recentemente industrializzati il know-how e le
strutture per un trattamento dei rifiuti rispettoso dell'ambiente. Inoltre
va promossa la diffusione, a livello planetario, di metodi di produzione
che permettano di ridurre al minimo la quantità di rifiuti. Un altro
obiettivo della Conferenza sarà l'adozione di un Protocollo sulla
regolamentazione della responsabilità civile per i danni causati dal
trasporto transfrontaliero di rifiuti pericolosi.
Berna, 25 novembre 1999
DATEC Dipartimento federale dell'ambiente,
dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
Servizio stampa
Informazioni:
- Monika Linn Locher, sost. capo della divisione Affari internazionali,
Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP),
tel. 031 322 90 91.
- Mathias Tellenbach, capo della sezione Rifiuti industriali, Ufficio
federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031
322 93 10.
- Marco Buletti, sezione Rifiuti industriali, Ufficio federale
dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031 322 68 37