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Linee direttrici della politica finanziaria della Confederazione

Documentazione  / Informazione di base
del DFF

Linee direttrici della politica finanziaria della Confederazione

Nella formazione della volontà dello Stato, la Confederazione si baserà
ora su chiari obiettivi e principi di politica finanziaria. Il Consiglio
federale ha infatti adottato le linee direttrici della politica
finanziaria (LDPF) che serviranno allo stesso Governo e al Parlamento
per valutare misure e strategie. Lo scopo risiede in una solida politica
finanziaria che promuova la stabilità e la crescita economica e, quindi,
l'occupazione, la previdenza e la coesione sociale. Ciò comporta di
riflesso imposte moderate e corrette, finanze federali equilibrate e una
riduzione dell'indebitamento.

Le LDPF si basano sul mandato costituzionale che obbliga la
Confederazione al pareggio dei conti. Fondandosi su riconosciuti
principi scientifici esse fissano obiettivi, principi e strumenti per
una politica finanziaria sostenibile e compatibile con la crescita. Esse
permettono quindi di esaminare ogni decisione quanto alla sua
sostenibilità politico-finanziaria e anche di chiarire il prezzo di
popolari soluzioni isolate. Grazie a queste linee direttrici la futura
politica finanziaria, in particolare quella fiscale, diventerà più
trasparente e più prevedibile sia per i cittadini sia per l'economia.

Le LDPF sono uno strumento di gestione del Consiglio federale e hanno un
carattere direzionale per le attività dell'esecutivo e
dell'amministrazione. Ad ogni modo gli obiettivi politici della
Confederazione non vengono anticipati e nemmeno le competenze del
Parlamento e i diritti popolari vengono intaccati. Vincolanti sono
unicamente le decisioni finali degli organi competenti.

Finanze pubbliche sane: stabilità, crescita e coesione

Le LDPF si basano sui due obiettivi supremi della politica finanziaria,
che vengono concretizzati da diversi obiettivi secondari.
Il primo obiettivo supremo della politica finanziaria è la stabilità e
la crescita economica le quali, a loro volta, promuovono l'occupazione,
la previdenza e la coesione sociale. Questo obiettivo supremo comprende
i seguenti obiettivi minori:
? La politica delle uscite e quella delle entrate devono favorire la
crescita.
? L'aliquota d'imposta, l'aliquota fiscale e la quota delle uscite della
Confederazione devono essere tra le più basse dei Paesi dell'OCSE;
bisogna comunque tenere conto del grado di sviluppo delle economie
nazionali.
? La politica finanziaria non deve ostacolare le trasformazioni
strutturali dell'economia.
? La politica finanziaria provvede alla stabilità e promuove il consenso
sociale di base.
Il secondo obiettivo supremo mira al mantenimento di sane finanze
pubbliche, affinché gli obiettivi di politica sociale ed economica
possano essere conseguiti in modo duraturo.
Ne consegue che:
? Il bilancio della Confederazione deve essere equilibrato a medio
termine, vale a dire durante un ciclo congiunturale.
? Il disavanzo strutturale dev'essere eliminato.
? Il tasso d'indebitamento della Confederazione dev'essere ridotto ad un
livello sostenibile.

Principi

Le LDPF contengono inoltre principi che permettono di valutare la
sopportabilità finanziaria delle decisioni politiche. Importante è il
principio generale della trasparenza, secondo cui informazioni di
politica finanziaria devono seguire in forma corretta e comprensibile.

Riguardo alla politica delle uscite il Consiglio federale stabilisce tra
l'altro:
? La necessità dei compiti dello Stato deve essere periodicamente
riveduta.
? Il finanziamento di nuovi compiti dev'essere comprovato.
? Bisogna evitare spese a destinazione vincolata.
? Uscite supplementari per nuovi compiti devono essere prioritariamente
compensate da risparmi in altri settori.
? Il bilancio deve essere riequilibrato in primo luogo attraverso
riduzioni delle uscite.
? Gli investimenti nell'ambito della formazione e delle infrastrutture
non devono essere ridotti in misura maggiore delle altre uscite.
? I sussidi devono garantire il conseguimento dell'obiettivo nel modo
più opportuno e vanno limitati nel tempo.

Nell'ambito della politica fiscale valgono i seguenti principi:
? L'onere fiscale deve essere equamente ripartito tra i contribuenti
(secondo la capacità economica).
? Le imposte devono ostacolare il meno possibile le attività economiche.

? Laddove risulta un beneficio individuale imputabile a prestazioni
statali, bisogna esaminare la possibilità di finanziamenti per mezzo di
tasse fondate sul principio della causalità.
? Le imposte devono essere strutturate in modo che l'attrattiva della
piazza economica finanziaria svizzera sia mantenuta e rafforzata.
? Le imposte indirette devono acquisire maggiore importanza.
? Il sistema tributario contribuisce a mantenere a lungo termine le basi
vitali naturali.
? Le imposte devono esercitare un effetto stabilizzante sulla
congiuntura e sull'occupazione.
? Il complesso sistema fiscale deve essere semplificato.

Strumenti

Il Consiglio federale indica pure gli strumenti con i quali devono
essere perseguiti gli obiettivi della politica finanziaria. Trattasi
essenzialmente della definitiva sostituzione dell‘“Obiettivo di bilancio
2001“ con un duraturo freno alle spese, ancorato nella Costituzione.
Inoltre sono dati gli strumenti per un'efficace gestione amministrativa.
Infine, grande importanza assume la nuova regolamentazione dei rapporti
tra Confederazione e Cantoni come verrà definita nella Nuova
Perequazione Finanziaria.

Progetti di politica fiscale

In un allegato il Consiglio federale elenca i progetti di politica
finanziaria che devono essere realizzati a medio termine. Essi sono in
sintonia con i principi d'imposizione contenuti nelle linee direttrici.

Nuovo regime finanziario con incentivi ecologici: Oltre al lavoro, al
consumo e al capitale bisognerà tassare anche l'energia; in tal modo
sarà possibile, da una parte, creare nuovi incentivi per un
comportamento più rispettoso delle basi vitali naturali e, dall'altra,
ampliare la base dell'imposizione. I proventi devono essere utilizzati
per sgravare gli oneri salariali.

Armonizzazione fiscale formale: Considerata la parziale mancanza di
un'armonizzazione formale delle imposte dirette, che ha provocato una
certa qual confusione, le basi di calcolo per le imposte sul reddito,
sulla sostanza, sull'utile, sul capitale ed eventualmente anche sugli
utili immobiliari dovranno essere fissate in modo uniforme in tutti i
Cantoni e nella Confederazione.

Imposizione delle imprese: Le imposte che pregiudicano l'attrattiva
della piazza finanziaria Svizzera devono essere abbassate e, se del
caso, soppresse. Per non compromettere la stabilità
politico-finanziaria, le relative perdite dovranno essere compensate con
altre entrate nello stesso settore economico.

Imposizione delle famiglie: Le famiglie con figli devono essere sgravate
fiscalmente entre le coppie coniugate e quelle che vivono in concubinato
dovranno per quanto possibile essere parificate.

Semplificazione del sistema fiscale: Occorre esaminare se è possibile
migliorare la trasparenza del sistema fiscale, ad esempio attraverso un
irrigidimento nelle deduzioni, una limitazione del numero delle aliquote
dell'imposta sul valore aggiunto, un cambiamento del sistema di
imposizione del valore locativo senza incidenze sul gettito o una
riduzione dei generi di imposte.

Imposte e adesione all'UE: Con riferimento all'obiettivo strategico di
adesione all'UE, le riforme di politica fiscale devono essere attuate in
modo da non creare nuove differenze con il sistema tributario dell'UE.

Ristrutturazione, non estensione del sistema fiscale: Un aumento
dell'aliquota d'imposta della Confederazione è ammesso unicamente se
serve a finanziare gli oneri supplementari provocati dallo sviluppo
demografico oppure le uscite supplementari dovute ad un'eventuale
adesione all'UE. La ristrutturazione mirata del sistema fiscale promette
aumenti d'efficienza, che a lungo termine permetteranno di ridurre
l'onere fiscale globale.

DIPARTIMENTO FEDERALE DELLE FINANZE
Servizio della stampa e dell'informazione
Informazioni: Bruno Jeitziner, Amministrazione federale delle finanze,
tel. 031 322 60 12

11.10.1999