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Conseguenze della bocciatura dell'assicurazione maternità

Comunicato stampa  20 settembre 1999
Conseguenze della bocciatura dell'assicurazione maternità
Il Consiglio federale risponde agli interventi parlamentari inoltrati in
merito
Dopo l'esito negativo della votazione popolare del 13 giugno 1999
sull'introduzione dell'assicurazione maternità sono stati deposti alle
Camere federali otto interventi in merito che chiedono un miglioramento
delle disposizioni del Codice delle obbligazioni concernenti la garanzia del
versamento del salario in caso di maternità, l'elaborazione di soluzioni
nell'ambito del diritto delle assicurazioni sociali e private nonché
modifiche della regolamentazione cui sottostanno i dipendenti della
Confederazione. Rispondendo a questi interventi il Consiglio federale ha
constatato che alla normativa vigente relativa alla perdita di guadagno in
caso di maternità, insufficiente dal punto di vista della politica sociale,
devono essere apportati correttivi per via legislativa. Intende quindi
proporre una soluzione al Parlamento all'inizio della prossima legislatura.
Il Consiglio federale ritiene prioritario risolvere la situazione delle
donne esercitanti un'attività lucrativa dipendente. Per quanto attiene alla
definizione delle altre caratteristiche di fondo del modello che verrà
proposto, vi sono diverse varianti che il Consiglio federale intende
esaminare in modo approfondito.
Una possibilità, che però graverebbe solo sui datori di lavoro (e in modo
assai diverso a seconda del ramo professionale), consiste sicuramente nella
revisione del Codice delle obbligazioni. E' concepibile anche una soluzione
assicurativa fondata sul principio della solidarietà in cui i premi siano
ripartiti tra le parti contraenti. Non si esclude a priori una combinazione
dei due modelli.
Altri aspetti strettamente connessi all'elaborazione della soluzione
ottimale, in particolare la durata e l'ammontare delle prestazioni cui hanno
diritto le lavoratrici salariate durante il congedo maternità nei confronti
del loro datore di lavoro, dell'assicurazione o di entrambi, sono ancora da
chiarire. Per colmare questa lacuna il Consiglio federale propone di
trasformare in postulati la mozione Hafner e la mozione Spoerry, che
chiedono il diritto di percepire il salario durante 14 risp. 8 settimane.
Nella risposta all'interpellanza Rennwald il Consiglio federale si preoccupa
delle divergenze di opinione esistenti tra le regioni linguistiche del Paese
emerse dalle votazioni popolari ed indica quale mezzo importante per
rafforzare la coesione nazionale il promovimento della comprensione e degli
scambi tra le comunità linguistiche (che per altro costituisce un obiettivo
di legislatura per gli anni 1995 - 1999).
L'introduzione di assicurazioni maternità cantonali (per le quali la
Confederazione dovrebbe limitarsi a svolgere una funzione di coordinamento)
in linea di principio sarebbe possibile. Nella risposta all'interpellanza
Roth-Bernasconi il Consiglio federale spiega però che il diritto vigente
esclude un finanziamento di queste assicurazioni attingendo al fondo delle
IPG.
Il versamento dei contributi IPG delle donne su un conto vincolato contrasta
con il principio della solidarietà su cui poggiano le assicurazioni sociali
e non apporta nessuna miglioria ai diritti delle donne in caso di maternità,
ragion per cui il Consiglio federale propone di respingere la mozione Goll.
Assicurare le mogli dei lavoratori indipendenti contro la perdita di
guadagno in caso maternità, dietro versamento di premi modesti, contraddice
al diritto delle assicurazioni private. Il Consiglio federale propone perciò
di respingere la mozione Wittenwiler.
Nel quadro della revisione totale delle basi federali in materia di diritto
del personale si esaminerà la possibilità di sopprimere il nesso tra durata
del congedo maternità e durata dell'occupazione nell'Amministrazione
federale. Il Consiglio federale propone perciò di trasformare la mozione von
Felten in postulato. La mozione Fehr chiede l'assunzione da parte della
Confederazione della metà dei costi cagionati dal congedo maternità se il
padre del bambino lavora nell'Amministrazione federale. Il Consiglio
federale non ha ritenuto utile che la Confederazione assumesse un siffatto
ruolo di esempio nei confronti del suo personale, in quanto da un lato il
sistema nel caso delle famiglie tradizionali è in parte deficitario (solo
"mezza prestazione"), dall'altro appare improbabile che l'economia privata
si adegui ad un simile passo. Si è quindi proposto di respingere la mozione.

 DIP. FED. DELL'INTERNO DIP. FED. DI GIUSTIZIA E POLIZIA
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Informazioni: 031 / 322 80 16 031 / 322 40 90
 Catherine Cossy Adrienne Lotz
 responsabile informazione portavoce

Allegati:
Testi degli otto interventi parlamentari con le risposte del Consiglio
federale
99.3253 Interpellanza Roth-Bernasconi
 Un'assicurazione maternità per i Cantoni latini
99.3255 Mozione Hafner Ursula
 Congedo maternità. Garantire il versamento del salario
99.3256 Mozione Goll
 Depositare i contributi IPG delle donne su un conto vincolato
99.3257 Mozione Fehr
 Applicazione del principio di causalità per il congedo maternità
99.3269 Mozione Spoerry
 Colmare le lacune della protezione della maternità
99.3312 Mozione Wittenwiler
 Perdita di guadagno in caso di maternità
99.3355 Mozione von Felten
 Congedo maternità per tutte le funzionarie federali
99.3368 Interpellanza Rennwald
 La votazione sull'assicurazione maternità e la coesione nazionale