Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

Conferenza sull'asilo: colloqui tra Confederazione e Cantoni sui punti nodali della politica d'asilo sul Kosovo

Conferenza sull'asilo: colloqui tra Confederazione e Cantoni sui punti
nodali della politica d'asilo sul Kosovo

Sotto la direzione della presidente della Confederazione, Ruth Dreifuss,
si è tenuta giovedì a Berna la Conferenza nazionale sull'asilo. In
rappresentanza della Confederazione erano presenti i consiglieri
federali Ruth Metzler-Arnold e Joseph Deiss, i direttori dell'Ufficio
federale dei rifugiati Jean-Daniel Gerber e dell'Ufficio federale degli
stranieri Peter Huber, nonché l'incaricato speciale Migrazione Kosovo,
Urs Hadorn. I Cantoni, da parte loro, hanno inviato uno o due
rappresentanti. Al centro dei colloqui vi erano le misure da adottare
per arginare il grande numero di richiedenti l'asilo, segnatamente di
profughi della guerra provenienti dalla provincia del Kosovo.

Punto di partenza dell'incontro sono stati i decreti del Consiglio
federale del 23 giugno scorso. I rappresentanti cantonali hanno
condiviso la posizione del Consiglio federale secondo cui occorre
continuare a dare assoluta priorità all'aiuto in loco. Alla base di tale
posizione sta la convinzione che entro i prossimi quattro mesi (prima
dell'arrivo dell'inverno) occorre approntare per gli 1,5 milioni di
profughi circa che si trovano nella regione di crisi, alloggi sicuri per
l'inverno. In caso contrario in autunno si dovrà contare con ulteriori
flussi migratori verso l'Europa occidentale.

Eco positiva in merito ai piani di rimpatrio del Consiglio federale

Eco positiva hanno suscitato anche i piani di rimpatrio che il Consiglio
federale intende concordare con organizzazioni internazionali
(soprattutto ACNUR). Considerata la vastità dei campi minati e delle
distruzioni si prescinde da un rimpatrio coatto dei profughi - ad
eccezione delle persone condannate - nell'arco di quest'anno.

Il programma di rimpatrio stabilito dal Consiglio federale prevede due
tappe: in primo luogo s'intende promuovere il ritorno volontario. Le
persone che nel corso di quest'anno decidono di rimpatriare ricevono un
aiuto al rimpatrio a titolo individuale di 2000 franchi in contanti
nonché prestazioni in natura, soprattutto materiale di costruzione. Allo
scopo di evitare che l'aiuto svizzero vada a profughi che entrano nella
zona di crisi dai Paesi limitrofi, la partecipazione al programma è
limitato alle persone che sono arrivate in Svizzera prima del 1°luglio
1999.

La seconda fase prevede, dopo l'abrogazione dell'ammissione provvisoria
collettiva, il ritorno nel Kosovo dei restanti profughi; anche in questo
caso è previsto un aiuto individuale per il ritorno volontario.
Parallelamente a tale programma, la Svizzera s'impegnerà per la
costruzione di abitazioni e scuole nonché nei settori della sanità,
dell'approvvigionamento d'acqua potabile e dell'agricoltura.

Sono inoltre stati discussi altri decreti, presi il 23 giugno scorso dal
Consiglio federale su riserva dei risultati della Conferenza sull'asilo:

Divieto di lavorare e prassi in materia di visti

I Cantoni erano di parere diviso in merito a un divieto di lavorare,
limitato nel tempo, per richiedenti l'asilo e persone bisognose di
protezione nonché a una modifica della prassi in materia di visti. Per
tale motivo il Consiglio federale deciderà nei prossimi giorni,
nell'ambito di una seduta straordinaria, sull'ulteriore modo di
procedere.

Sanità e istruzione

Allo scopo di ridurre i costi nel settore della sanità, i Cantoni sono
sollecitati a limitare l'accesso ai fornitori di prestazioni (ad es.
medici) In tal senso va anche l'ordinanza 2 sull'asilo, totalmente
riveduta, che prescrive ai Cantoni, in modo vincolante, di limitare la
libera scelta dei fornitori delle prestazioni. Il Dipartimento federale
dell'interno esamina, inoltre, la possibilità di escludere dalla
compensazione dei rischi in materia di diritto di assicurazione
malattia, le persone provenienti dal Kosovo che sottostanno al diritto
sull'asilo.

Quanto alle misure nel settore dell'istruzione, si conferma
fondamentalmente, secondo il Consiglio federale, la ripartizione delle
competenze tra Confederazione e Cantoni. Il Dipartimento federale
dell'interno continuerà a lavorare insieme alle direzioni cantonali
dell'istruzione per trovare soluzioni che tengano conto della
particolare situazione.

Collocamento

La ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni nell'ambito del
collocamento e del sostegno è stata mantenuta. La Confederazione offre
ai Cantoni una cooperazione più ampia sull'impiego flessibile degli
alloggi in vista di coprire il fabbisogno. In collaborazione con il
Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e
dello sport e le istituzioni di soccorso, la Confederazione è in grado
di assistere, ogni mese, 6'000 a 8'000 nuovi richiedenti l'asilo. I
Cantoni confermano la chiave di ripartizione. Essi elaborano una
proposta in merito al computo alla chiave di ripartizione degli alloggi
d'emergenza. Il Consiglio federale è disposto ad attuarla. Dato il
crescente numero di domande, il Consiglio federale ha assicurato ai
Cantoni per il terzo trimestre 1999 450 posti di soccorso supplementari.

Berna, 1° luglio 1999