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Cooperazione in materia di polizia: autorizzazio

Cooperazione in materia di polizia: autorizzazione per la firma di tre
convenzioni bilaterali con la Germania

Il Consiglio federale ha autorizzato mercoledì la consigliera federale
Ruth Metzler-Arnold, capo del Dipartimento federale di giustizia e
polizia, a firmare altre tre convenzioni bilaterali con la Germania. Si
tratta di adeguamenti degli accordi aggiuntivi bilaterali relativi alla
Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale, alla
Convenzione europea di estradizione nonché alla Convenzione sul diritto
di transito. Le tre convenzioni vertono essenzialmente sullo scambio
facilitato di documenti, su agevolamenti procedurali per quanto concerne
le consegne nonché su prescrizioni relative al traffico stradale.

Le modifiche intervengono sulla base dell'accordo sulla cooperazione
transfrontaliera in materia di polizia e giudiziaria, che il Consigliere
federale Koller e il ministro degli interni tedesco Schily hanno firmato
il 27 aprile 1999 a Berna. Tutti e quattro gli accordi con la Germania
nonché il rispettivo accordo con l'Austria e il Principato del
Liechtenstein saranno sottoposti all'approvazione delle Camere in un
unico pacchetto nell'autunno prossimo. Il 22 aprile 1999 le Camere hanno
già approvato con una chiara maggioranza accordi analoghi con la Francia
e l'Italia.

Rafforzamento della sicurezza interna

La ragione principale per cui la Svizzera desidera concludere tali
accordi internazionali con gli Stati limitrofi è da ricercare nello
spazio esiguo entro il quale è costretta a muoversi a causa della sua
esclusione dall'Unione europea. Per ora la Svizzera non può che cercare
di limitare le conseguenze negative di tale esclusione. Si tratta
anzitutto di evitare che il nostro Paesi si trasformi in una piattaforma
per la migrazione illegale e per la criminalità organizzata
transfrontaliera. Tale pericolo aumenta a misura che si protrae
l'esclusione della Svizzera dallo spazio di sicurezza costituito dagli
Stati membri dell'UE. Gli accordi internazionali con gli Stati limitrofi
costituiscono un elemento importante per una maggiore sicurezza interna.
Con ciò la Svizzera non è tuttavia inclusa nello spazio di sicurezza
comune degli Stati membri dell'UE.

Berna, 23 giugno 1999

Ulteriori informazioni:
Christoph Müller-Tragin, Ufficio federale degli stranieri, 031 / 325 90
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