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Polizia federale disgiunta dal Ministero pubblico della Confederazione

Polizia federale disgiunta dal Ministero pubblico della Confederazione

Il Consiglio federale prende una decisione di principio
sull'organizzazione in materia di polizia

Il Consiglio federale ha deciso lunedì di disgiungere la Polizia
federale e il Servizio di sicurezza dell'Amministrazione federale dal
Ministero pubblico della Confederazione (MPC), unendo i primi
all'Ufficio federale di polizia (UFP). Egli soddisfa in tal modo una
richiesta formulata nel 1989 dalla Commissione parlamentare d'inchiesta
(CPI) DFGP.

Nell'ambito della riforma del Governo e dell'Amministrazione,
attualmente in fase di svolgimento in applicazione della legge
sull'organizzazione del Governo e dell'Amministrazione (LOGA), il
Consiglio federale ha preso le decisioni di principio riguardo alla
nuova organizzazione in materia di polizia. Egli unisce in tal modo le
richieste d'ordine giuridico e politico formulate dalla CPI DFGP alla
fine del 1989 alle esigenze di un'organizzazione moderna. La CPI invitò
il Consiglio federale a dissociare la polizia preventiva, ed
eventualmente anche la polizia giudiziaria, dalla funzione di
Procuratore generale della Confederazione quale autorità di pubblica
accusa. Il 18 agosto 1993, il Consiglio federale sottopose alle Camere
le prime proposte (il cosiddetto disegno "dissociazione"). La
Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati auspicò
tuttavia che dette proposte fossero presentate nell'ambito di una
riorganizzazione globale della polizia, e sospese il disegno. Premessa
indispensabile alla decisione in materia di organizzazione era poi la
definizione delle mansioni della Polizia federale nell'ambito della
nuova legge sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna
(LMSI). Dopo aver ottenuto, mediante la LOGA, piena autonomia
organizzativa, il Consiglio federale può ora procedere anche alla
ristrutturazione in materia di polizia.

Unificazione delle forze di polizia operative della Confederazione

La decisione di riunire tutte le forze di polizia operative in un unico
Ufficio federale esaudisce il desiderio dei Cantoni di disporre di un
unico interlocutore a livello federale. Si accoglie così anche la
richiesta delle Camere: nel corso della deliberazione sulla LMSI, i due
Consigli hanno chiesto con vigore che la lotta alla criminalità
organizzata non permanesse di competenza di due uffici federali
distinti. La LOGA sancisce il principio secondo cui l'Amministrazione
federale va organizzata in modo semplice e trasparente. La riunione in
un unico ufficio tiene in debito conto anche tale esigenza.

A partire dal 1° settembre 1999, Polizia federale e Servizio di
sicurezza dell'Amministrazione federale saranno ceduti all'UFP nella
loro struttura odierna. L'ampliamento dell'UFP sarà sottoposto a
un'analisi procedurale, la quale dovrà permettere di individuare
sinergie in particolare nei settori dell'acquisizione di informazioni,
dell'analisi e della valutazione, nonché delle operazioni. Mediante la
fusione sul piano logistico (un unico servizio finanze e del personale
per entrambi) e la sinergia a livello di informatica e di impiego del
materiale, potranno nel contempo essere realizzati risparmi. Tali
provvedimenti andranno applicati entro il 1° gennaio 2001.

Rapporto con altre incombenze

La decisione del Consiglio federale è temporalmente e materialmente
connessa con altre incombenze. La nuova organizzazione dovrà svolgere le
mansioni preventive della Polizia criminale (legge sugli Uffici
centrali, in vigore dal 15 marzo 1998) e del Servizio informazioni
(LMSI, in vigore dal 1° luglio 1998). Essa dovrà inoltre garantire le
indagini di polizia giudiziaria giusta il diritto vigente (art. 340 CP)
e il diritto futuro (ampliamento delle competenze d'indagine secondo
l'art. 340bis CP). Essa sarà poi tenuta a fornire servizi di polizia
(RIPOL, AFIS, casellario giudiziale) e ad applicare vari atti
legislativi in materia di polizia amministrativa (ad es. legge sugli
esplosivi e sulle armi, legge sulle case da gioco). Infine, la nuova
struttura dovrà anche prestare assistenza giudiziaria internazionale in
materia penale o coordinare detta assistenza.

31 maggio 1999

Per informazioni supplementari: Hans Brunner, sostituto del segretario
generale: 031/322 54 32