Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

Modesto aumento dei canoni radiotelevisivi

COMUNICATO STAMPA

Modesto aumento dei canoni radiotelevisivi

Il Consiglio federale ha deciso di aumentare le tasse di ricezione radiotelevisive del 5,5
percento, ovvero di 1 franco e 90 centesimi al mese, all'inizio dell'anno prossimo. Tale
aumento permetterà di versare alla Società svizzera di radiotelevisione (SSR) mezzi
supplementari pari a 60 milioni di franchi all'anno. La cifra corrisponde alla metà della
somma richiesta dalla SSR. Anche le emittenti televisive regionali, economicamente
deboli, beneficeranno dell'aumento dei canoni (2 milioni di franchi all'anno).

La SSR aveva chiesto al Consiglio federale un aumento medio delle tasse di ricezione
radiotelevisive del 9,8 percento, ovvero di fr. 3.35 al mese. Essa contava di raggiungere introiti
supplementari pari a 107 milioni di franchi all'anno. La richiesta della SSR era motivata in primo
luogo dall'aumento generale dei costi per i programmi e in particolare dal rincaro dei diritti
sportivi. Inoltre, la società intendeva cumulare ulteriori mezzi liquidi per coprire i debiti con la
cassa pensioni della Confederazione.

L'incaricato del controllo prezzi aveva raccomandato al Consiglio federale di procedere ad un
aumento del 4 percento soltanto. Considerato che dall'ultimo aumento di dette tasse, nel 1995,
è stato registrato un rincaro dell‘1,4 percento, non si giustificava un onere supplementare per i
consumatori pari al 9,8 percento. Secondo l'esperto in materia di prezzi le previsioni della SSR
in merito agli introiti derivanti da pubblicità e sponsoring erano troppo pessimistiche. Esso ha
inoltre individuato nella società un potenziale di risparmio pari a circa 20 milioni di franchi.

Misura di risparmio della SSR

Il Consiglio federale aumenta i mezzi finanziari destinati alla SSR del 5,3 percento (lo 0,9
percento va alla radio e il 8,6 percento alla televisione). La società deve rinunciare ad ulteriori
mezzi per aumentare il capitale proprio. Tale aumento dei canoni radiotelevisivi permetterà alla
SSR di continuare a offrire integralmente tutte le sue prestazioni di programma. Il Consiglio
federale ha considerato appieno il rincaro dei costi di produzione, particolarmente elevato in
questo settore (p. es. i diritti televisivi). Grazie agli introiti supplementari, la SSR potrà inoltre
realizzare nuovi progetti; poiché non è possibile considerarli tutti, sarà necessario stabilire delle
priorità. La definizione di quest'ultime spetta alla SSR, il Consiglio federale non ha il diritto di
emanare prescrizioni in merito. Esso ritiene tuttavia che il mandato di prestazioni ai sensi del
servizio pubblico non renda necessari tutti i progetti di ampliamento previsti dalla SSR. Se la
società intende attuare tutto quanto programmato, dovrà ridurre dello 0,6 percento il preventivo
globale. Tale misura di risparmio non comprometterà tuttavia le sue prestazione nel quadro del
servizio pubblico.

Il Consiglio federale ha inoltre deciso di aumentare i mezzi finanziari destinati alle emittenti
televisive regionali, economicamente deboli (ripartizione delle tasse di ricezione). Considerato il
numero crescente di operatori in questo settore, gli odierni 3 milioni di franchi non sono più
sufficienti a mantenere l'attuale livello di sussidiamento. L'aumento della quota delle tasse
destinata a tali emittenti (2 milioni di franchi) rende necessario un rincaro dei canoni
radiotelevisivi dello 0,2 percento.

Tassa annua pari a 432 franchi

L'aumento complessivo dei canoni è del 5,5 percento (5,3 percento per la SSR e 0,2 percento
per la ripartizione delle tasse di ricezione); ciò significa che nel 2000 ogni economia domestica
concessionaria dovrà pagare al mese per la radio fr. 13.50 e per la televisione  fr. 22.50.
All'anno la tassa di ricezione radiotelevisiva ammonterà complessivamente a 432 franchi. E'
incluso in tale cifra anche l'aumento dell'imposta sul valore aggiunto che passa dal 2 al 2,3
percento.

Berna, 28 aprile 1999

ATEC Dipartimento federale
dell'Ambiente, dei Trasporti, dell'Energia e
delle Comunicazioni
Servizio stampa

Informazioni: Peter Marti, UFCOM, Bienne, 032 327 55 44