Adesione della Svizzera alla Convenzione del 9 dicembre 1948 per la prevenzione e la repressione del crimine del genocidio
Comunicato stampa Berna, 07 aprile 1999
Adesione della Svizzera alla Convenzione del 9 dicembre 1948 per la
prevenzione e la repressione del crimine del genocidio
Il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento un messaggio in cui propone
l'adesione della Svizzera alla Convenzione per la prevenzione e la
repressione del crimine del genocidio nonché un relativo disegno di legge
federale che modifica il codice penale, il codice penale militare e la
procedura penale federale.
Il Consiglio federale ha pure preso atto dell'esito della procedura di
consultazione cui hanno partecipato i governi cantonali, i tribunali
federali, i partiti, le organizzazioni mantello dell'economia, nonché altri
enti interessati. Dalla procedura di consultazione è emerso un ampio
sostegno alla proposta di adesione.
Con 129 Stati-parte, la Convenzione per la prevenzione e la repressione del
crimine del genocidio è uno dei trattati internazionali che hanno raccolto
maggiori consensi. Essa vieta il crimine del genocidio sia in tempo di pace
sia in tempo di guerra e obbliga gli Stati-parte a prevenirlo e a
reprimerlo.
Tenuto conto degli avvenimenti recenti che hanno conferito nuova attualità a
questa Convenzione già da lungo tempo esistente, l'adesione della Svizzera
riveste particolare importanza.
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