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Decreto federale concernente l´iniziativa popolare "abitazione in proprietà per tutti"

Comunicato stampa

Decreto federale concernente l´iniziativa popolare "abitazione in proprietà
per tutti":

Nella versione francese del testo manca una frase

Nella versione francese del decreto federale, approvato dal Parlamento,
concernente l´iniziativa popolare "abitazione in proprietà per tutti" è
stata inavvertitamente omessa la frase: "Qualora vengano intrapresi
considerevoli investimenti comportanti una valorizzazione della proprietà, i
valori locativi possono essere aumentati in misura proporzionale". Si tratta
di un aspetto dell´iniziativa che non è stato sottolineato o contestato né
dai promotori né dagli oppositori e che non va considerato come essenziale
per un giudizio sull´iniziativa. Ciononostante, il Consiglio federale ha
incaricato la Cancelleria federale di fornire ai cittadini di lingua
francese una documentazione completa.

L´omissione risale al 1995. Nella versione francese il testo dell´iniziativa
fu allora riprodotto correttamente nel messaggio ma in modo lacunoso nel
relativo decreto federale. Da allora la mancanza di una frase non fu mai
rilevata né nei dibattiti parlamentari né dai promotori o dagli oppositori
dell´iniziativa. Il testo incompleto è stato poi approvato dal Parlamento
nella votazione finale del 9 ottobre 1998 e pubblicato il 20 ottobre 1998
nel Foglio federale. Il medesimo testo è stato poi presentato ai cittadini
di lingua francese per la votazione.

Anche se questa lacuna non sarà determinante per il responso che il corpo
elettorale vorrà dare all´iniziativa, il Consiglio federale ha incaricato la
Cancelleria federale, in collaborazione con i Cantoni romandi, di prendere
tutti i provvedimenti possibili per far sì che i votanti fran-cofoni possano
esprimersi con piena cognizione di causa sul contenuto e sulle implicazioni
dell´iniziativa. Con questo comunicato stampa si intende rendere attenta
l´opinione pubblica sulla situazione che è venuta a crearsi in tal modo.
Inoltre, a tutte le economie domestiche dei comuni di lingua francese sarà
spedita una cartolina con riprodotto integralmente il testo esatto
dell´iniziativa (vedi allegato).

Simultaneamente, per permettere una valutazione oggettiva della validità
dello scrutinio del 7 febbraio, il Consiglio federale ha chiesto ai Cantoni
interessati di determinare quante persone, in tutti i comuni di lingua
francese, hanno votato per corri-spondenza prima di aver potuto prendere
conoscenza di questa lacuna nel testo francese dell´iniziativa. Questa
misura dovrebbe consentire in particolare di accertare se tali voti abbiano
potuto modificare il risultato della votazione.

Grazie a tutte queste misure, il Consiglio federale intende far sì che la
volontà del popolo e dei Cantoni quale sarà espressa il prossimo 7 febbraio
possa essere inequivocabilmente accertata. Per il Consiglio federale, il
rispetto dei diritti popolari deve infatti prevalere su qualsivoglia altra
considerazione.

CANCELLERIA FEDERALE
Servizio d´informazione

20.1.1999

Il voto per corrispondenza non è particolarmente diffuso nella Svizzera
romanda

Quanti cittadini nella Svizzera romanda avranno votato per corrispondenza
entro il 23 gennaio, prima che l´omissione nel testo in votazione sia
individuata, corretta e comunicata il 20 gennaio? Quanti Svizzeri all´estero
di lingua francese voteranno anche per corrispondenza? - Non è facile dare
una risposta numerica precisa. Vi sono però elementi concreti che consentono
di prevedere che soltanto circa 25´000 voti espressi per corrispondenza
saranno interessati dall´omissione. Con le sue istruzioni ai Cantoni, il
Consiglio federale intende fare piena luce in proposito.

Il numero relativamente esiguo è dovuto alla situazione particolare nella
Svizzera romanda: il voto per corrispondenza è ampiamente diffuso solo nei
Cantoni di Ginevra e Friburgo e nella parte francese del Cantone di Berna.
Ad esempio, lo scorso 29 novembre circa 76´000 votanti del Canton Ginevra e
circa 11´400 del Canton Friburgo avevano votato per corrispondenza -  la cui
maggior parte solo nelle ultime due settimane prima dello scrutinio.

Nei Cantoni del Vallese, Vaud, Neuchâtel e Giura, per poter votare per
corrispondenza occorre annunciarsi espressamente. In questi Cantoni la
percentuale di votanti per corrispondenza si situa pertanto solo tra lo 0,7
(Giura) e il 6,3 per cento (Neuchâtel). In occasione della votazione del 29
novembre, nelle regioni di lingua francese del Canton Berna circa 2´500
persone hanno votato per corrispondenza prima delle due settimane precedenti
lo scrutinio.

Per quanto concerne gli Svizzeri all´estero, nel settembre 1998 (data
dell´ultimo rilevamento) 17´513 persone aventi diritto di voto provenivano
dalla Svizzera romanda, ossia 6´681 dal Canton Ginevra, 6´317 dal Canton
Vaud, 2´000 dal Canton Neuchâtel, 1´521 dal Vallese e 994 dal Canton Giura.
Anche fra queste persone la partecipazione alla votazione non sarà
verosimilmente diversa da quella in Svizzera.

In base a tali calcoli è lecito ritenere che complessivamente circa 25´000
votanti della Svizzera romanda (compresi gli Svizzeri all´estero) saranno
interessati dalla frase omessa nel testo dell´iniziativa.