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Divine Light Zentrum: chiarimento sui rimproveri mossi alla polizia

Comunicato per la stampa

Divine Light Zentrum: chiarimento sui rimproveri mossi alla polizia

Lunedì il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale di
giustizia e polizia (DFGP) di chiarire i rimproveri mossi agli organi di
polizia e d'istruzione penale in relazione all'attentato alla bomba ai
danni dell'allora consigliere di Stato zurighese Stucki. I rimproveri
concernono irregolarità che sarebbero state commesse nel 1975, nel corso
delle indagini.

Nell'ottobre del 1975 la casa del consigliere di Stato zurighese Jakob
Stucki a Seuzach presso Winterthur fu oggetto di un attentato alla
bomba. Come autori furono individuati appartenenti del "Di-vine Light
Zentrum" (DLZ) che furono condannati dalla Corte penale federale nel
1979. Gli appartenenti del DLZ sostennero già all'epoca che l'attentato
fosse stato provocato dalla polizia allo scopo di discreditare la loro
guida spirituale, Swami Omkarananda, e scacciare da Winter-thur la
comunità religiosa.

Nella primavera del 1998 si parlò di nuovo dei rimproveri in questione.
Vi figurava anche l'indicazione che una polizia estera avrebbe
comunicato, già prima dell'attentato, la consegna di ordigni esplosivi.
Nel contempo si affermò che informazioni su questa azione di polizia
fossero in seguito state tolte dai fascicoli procedurali.

Le direzioni della giustizia e della polizia del Canton Zurigo, che fra
l'altro si videro confrontate al rimprovero di occultamento, reagirono
chiedendo al consigliere federale Koller che la Confederazione faccia
luce sui rimproveri mossi. I primi chiarimenti hanno rivelato che
l'incaricato speciale dei documenti per la sicurezza dello Stato
constatò, in occasione della consultazione dei documenti, che un intero
fascicolo con documenti riguardanti i primi giorni dopo l'attentato era
irreperibile.

Il decreto federale concernente la consulazione dei documenti del
Ministero pubblico della Confederazione, del 1992, prescrive che, dopo
la consultazione, i documenti rimossi sono archiviati nell'Archivio
federale; non possono più essere consultati né dall'Amministrazione né
dal pubblico e sottostanno a un divieto di consultazione di 50 anni. Lo
scopo è di garantire alle persone interessate che la polizia non possa
più attingere a informazioni sorpassate e in parte non giuste. Pertanto
con questa disposizione nessuno ha mai voluto impedire il chiarimento di
eventuali errori della polizia. Per chiarire le questioni aperte, il
Consiglio federale ha pertanto incaricato il DFGP di procedere, in via
del tutto eccezionale, a una consultazione dei documenti riguardanti
l'attentato. Tale consultazione potrebbe portare a un'inchiesta
amministrativa qualora dovesse apparire necessario interrogare le
persone che all'epoca si occuparono delle indagini.

22 settembre 1998
DIPARTIMENTO FEDERALE DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa