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Intensificata la collaborazione con l'Italia nella lotta contro la criminalita

Comunicato per la stampa

Intensificata la collaborazione con l'Italia nella lotta contro la
criminalità e la migrazione clandestina

Parafati a Roma tre accordi tra Italia e Svizzera

La Svizzera e l'Italia intendono intensificare la collaborazione nella
lotta contro la criminalità transfrontaliera e la migrazione
clandestina. È stato possibile concludere in data odierna a Roma
negoziati, a livello peritale, con la parafa di un trattato sulla
cooperazione nel settore di polizia, di un accordo sulla riammissione,
nonché di un Accordo aggiuntivo alla Convenzione europea in materia di
assistenza giudiziaria. La firma dei tre trattati è prevista per
l'autunno prossimo a Roma.

Perfezionamento della cooperazione nel settore di polizia
Scopo del Trattato sulla cooperazione nel settore di polizia è quello di
migliorare la collaborazione transfrontaliera nell'ambito della
sicurezza interna. Tale trattato disciplina segnatamente obiettivi e
modalità della collaborazione tra le competenti autorità di polizia e
doganali, in particolar modo la cooperazione diretta tra gli uffici di
collegamento nella zona di frontiera (coordinamento di operazioni e di
scambio di informazioni).

Lotta contro la migrazione clandestina
Con l'Accordo sulla riammissione la Svizzera e l'Italia intendono
combattere i flussi migratori clandestini. Il presente accordo determina
le condizioni e il procedimento in merito all'accettazione da parte
dell'Italia delle persone che sono entrate clandestinamente in Svizzera
dall'Italia e che dimorano illegalmente nel nostro Paese - e viceversa.
L'accordo disciplina inoltre la riammissione senza formalità di
cittadini dei due Stati, nonché il trasporto in transito dei cittadini
di Stati terzi.

Assistenza giudiziaria: Ufficio centrale per casi importanti
Obiettivo dell'Accordo aggiuntivo alla Convenzione europea di assistenza
giudiziaria tra la Svizzera e l'Italia è quello di snellire e accelerare
la procedura di assistenza giudiziaria. In futuro l'autorità giudiziaria
dello Stato richiedente potrà presentare domanda d'assistenza
giudiziaria direttamente alla competente autorità giudiziaria dello
Stato richiesto. La Convenzione europea di assistenza giudiziaria
prevede come regola la via tramite i ministeri della giustizia.
L'Accordo aggiuntivo prevede inoltre l'istituzione di un "Ufficio
centrale Italia" presso l'Ufficio federale di polizia (UFP) che potrà
assumersi l'esecuzione della domanda d'assistenza giudiziaria in casi di
corruzione o di criminalità organizzata, nonché in casi di domande di
assistenza giudiziaria che interessano più Cantoni.

La delegazione svizzera è stata diretta da Anton Widmer, direttore
dell'UFP. Ne ha fatto parte il consigliere di Stato ticinese Alex
Pedrazzini in qualità di rappresentante della Conferenza dei direttori
cantonali di giustizia e polizia (CDCGP).

Trattati bilaterali con tutti i Paesi limitrofi
Con la Francia è già stato firmato, l'11 maggio 1998, un accordo sulla
cooperazione transfrontaliera nei settori di polizia frontaliera,
polizia, giustizia e lotta contro la migrazione illegale. Con la
Germania stanno per essere conclusi negoziati in merito a una stretta
collaborazione tra gli organi di polizia e di frontiera. Con l'Austria
sono appena state intavolate trattative in merito a un tale accordo
sulla polizia di frontiera. In quanto non membro dell'UE e del Trattato
di Schengen, la Svizzera intende evitare con tali trattati bilaterali di
diventare una piattaforma per la criminalità transfrontaliera e la
migrazione clandestina.

Con la Germania la Svizzera ha firmato, già alla fine del 1993, un
accordo sulla riammissione, applicato dal 1° gennaio 1996. Con la
Francia e l'Austria sono attualmente in corso trattative in merito a
adattamento e rinnovo degli accordi di riammissione validi, risalenti al
1965 risp. 1955.

Nel settore dell'assistenza giudiziaria la Svizzera ha già concluso
accordi aggiuntivi alla Convenzione europea di assistenza giudiziaria
con Germania e Austria, nonché l'anno scorso con la Francia.

 11 luglio 1998
DIPARTIMENTO FEDERALE
DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa