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Inasprita la lotta contro la corruzione

Comunicato per la stampa

Inasprita la lotta contro la corruzione

Il Consiglio federale licenzia il progetto, da sottoporre a
consultazione, concernente la revisione delle disposizioni penali in
materia di corruzione

Nel corso della sua seduta odierna, il Consiglio federale ha inviato in
consultazione l'avamprogetto e il rapporto concernenti l'inasprimento
del diritto penale svizzero in materia di corruzione. Le proposte, che
si basano sostanzialmente su un parere redatto dal professore basilese
Mark Pieth, intendono sopprimere le debolezze del diritto vigente
evidenziatesi nell'ambito della lotta contro la corruzione nazionale e
transfrontaliera. L'avamprogetto si compone di tre parti, concernenti la
corruzione di agenti pubblici svizzeri, la corruzione di agenti pubblici
stranieri nonché la corruzione privata.

·	Le disposizioni del Codice penale concernenti la corruzione di agenti
pubblici svizzeri vanno meglio armonizzate tra loro e disciplinate
nell'ambito di un Titolo unico. La corruzione attiva è ora considerata
un crimine, cosicché se ne prolunga il termine di prescrizione,
attualmente troppo breve. Il riciclaggio di fondi proventi di corruzione
è punito in maniera generalizzata. È inoltre data corruzione, in virtù
delle nuove disposizioni, anche nel caso in cui il compenso corruttivo
sia concesso o richiesto soltanto dopo il compimento dell'atto
ufficiale. Le nuove norme penali della concessione e dell'accettazione
di profitti garantiscono infine che siano in particolare puniti, a
fianco dei doni per atti singoli leciti, anche liberalità per la
conduzione dell'ufficio come tale. È in tal modo possibile reprimere
comportamenti tipici della costituzione della corruzione strutturale, di
particolare pericolosità, comportamenti che possono ad esempio anche
essere designati con i termini di "alimentazione progressiva" o
"preparazione del terreno".

·	La nuova fattispecie della corruzione di agenti pubblici stranieri
colma una delicata lacuna nell'ambito della lotta contro la corruzione
transfrontaliera. Si crea nel contempo il presupposto principale per la
ratificazione della Convenzione dell'OCSE sulla lotta alla corruzione,
firmata il 17 dicembre 1997 dalla Svizzera e da altri 32 Stati.

·	Benché la corruzione privata sia già punibile secondo il diritto
vigente, le norme relative della legge federale contro la concorrenza
sleale (LCSl) non hanno in pratica sortito alcun effetto. La revisione
intende porre rimedio a tale carenza e a tal proposito propone ora in
particolare di reprimere, oltre alla corruzione privata attiva, punibile
già oggi, anche la corruzione privata passiva. Tali reati andrebbero
inoltre perseguiti d'ufficio e non più soltanto a querela di parte.

1° luglio 1998

DIPARTIMENTO FEDERALE
DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa

Altre informazioni: Peter Müller, vicedirettore, Ufficio federale di
giustizia, Divisione principale del diritto penale, ricorsi e acquisto
d'immobili, tel.: 031 / 322 41 33.