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Kosovo: sospesi i rimpatri

Comunicato per la stampa

Sospesi i rimpatri verso il Kosovo

Il consigliere federale Arnold Koller ha deciso, oggi, di prorogare sino
alla fine di luglio 1998 i termini di partenza previsti per i
richiedenti l'asilo respinti provenienti dalla provincia jugoslava del
Kosovo. Sono esclusi dalla proroga le persone che hanno commesso un
reato in Svizzera.

Già lunedì scorso, il Consiglio federale aveva deciso di rinunciare ai
voli speciali a destinazione del Kosovo, di inviare in Albania un
rappresentante del corpo d'aiuto in caso di catastrofe nonché di
sostenere l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati
nell'allestimento in Albania di strutture d'accoglienza. Nel contempo ha
incaricato l'Ufficio federale dei rifugiati (UFR) di esaminare diverse
possibilità in merito al trattamento di richiedenti l'asilo respinti e
di sottoporre proposte a tal riguardo. S'intende inoltre coordinare la
politica svizzera con gli Stati limitrofi.

Nella sua analisi, l'UFR giunge alla conclusione che vi sia il rischio
di un ulteriore aggravamento del conflitto nel Kosovo. Anche la NATO
nella sua dichiarazione di ieri ritiene possibile un serio
deterioramento della situazione. A un analogo risultato giungono anche
gli Stati limitrofi. Un gran numero di Länder tedeschi ha sospeso i
rimpatri - ad eccezione di quelli che riguardano autori di reati. Lo
stesso dicasi per l'Austria. Questa situazione ha indotto il consigliere
federale Koller a ordinare all'UFR di prolungare sino a fine luglio 1998
i termini di partenza per i richiedenti l'asilo respinti del Kosovo e a
tener così conto di una possibile minaccia per i rimpatriandi. Verso la
fine luglio si dovrà rivalutare la situazione e decidere sull'ulteriore
modo di procedere.

12 giugno 1998

DIPARTIMENTO FEDERALE DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa

Per informazioni rivolgersi a Roger Schneeberger, capo informazione UFR,
tel. 031 / 325'93'50