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Cooperazione transfontaliera con la Francia

Comunicato per la stampa

Cooperazione transfrontaliera con la Francia

Il consigliere federale Koller e il ministro degli interni Chevènement
hanno firmato l'Accordo

Il consigliere federale Arnold Koller e il ministro degli interni
francese Jean-Pierre Chevènement hanno firmato lunedì, a Berna, il testo
di un accordo sulla cooperazione transfrontaliera nell'ambito
giudiziario, della polizia, della polizia di frontiera e della lotta
contro la migrazione illegale. La firma ha avuto luogo in occasione di
una visita ufficiale, durante la quale si è discusso anche di questioni
inerenti la sicurezza interna e un nuovo accordo sulla riaccettazione.

L'accordo bilaterale sulla cooperazione transfrontaliera disciplina
essenzialmente i seguenti punti:
· istituzione di centri di cooperazione in prossimità della frontiera
· cooperazione diretta, sul posto, tra polizia e dogana
· unità miste di ambo i Paesi nella zona di confine
· assistenza reciproca da parte dei servizi di polizia per far luce su
atti punibili
· cooperazione in ambito tecnico (ad es. frequenze radio)
· obbligo di cooperare spontaneamente nel settore della polizia, in
particolare di trasmettere spontaneamente le informazioni
· scambio di dati concernenti le persone e le cose ricercate
· osservazione e inseguimento transfrontalieri
· protezione dei dati.
L'accordo entrerà in vigore dopo che sarà stato approvato da entrambi i
Parlamenti. Nel contempo, i due ministri hanno firmato una dichiarazione
comune sui prossimi sviluppi della cooperazione disciplinata
nell'accordo.

È inoltre avvenuto uno scambio di opinioni in merito alle possibilità di
un avvicinamento della Svizzera agli Stati di Schengen e al sistema
interno di sicurezza e giustizia dell'UE. Si è così appreso che, secondo
le previsioni, il sistema di Schengen dovrebbe essere trasposto nel
nuovo sistema comunitario del Trattato di Amsterdam entro il 1° gennaio
1999.

L'accordo bilaterale sulla riaccettazione sostituirà l'accordo di
respingimento concluso nel 1965 e attualmente in vigore. Esso prevede un
nuovo disciplinamento della regolamentazione della riaccettazione
reciproca di persone di cui è provato il passaggio dall'uno all'altro
Stato, dove soggiornano illegalmente.

La delegazione svizzera era composta in particolare dall'ambasciatore
svizzero a Parigi, Benedikt von Tscharner, dal consigliere di Stato
neocastellano, Monika Dusong e dal direttore dell'Ufficio federale di
polizia Anton Widmer. Il ministro degli interni Chevènement è stato
accompagnato dall'ambasciatore francese a Berna, André Gadaud, dal suo
consigliere diplomatico François Gouyette e da Thierry Le Roy, delegato
per gli affari internazionali.

11 maggio 1998

DIPARTIMENTO FEDERALE
DI GIUSTIZIA E POLIZIA
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