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Aumento dell'uno per cento dell'IVA per AVS e AI

Comunicato stampa	1° maggio 1997

Aumento dell'uno per cento dell'IVA per AVS e AI

Per finanziare le spese supplementari dell'AVS e dell'AI dovute
all'evoluzione demografica l'aliquota ordinaria dell'imposta sul valore
aggiunto deve essere aumentata di un punto percentuale. Si tratta di una
proposta contenuta in un messaggio del Consiglio federale all'attenzione
del Parlamento. Il provvedimento previsto, già contenuto nella
Costituzione federale, entra in vigore all'inizio del 1999. In tal modo
l'AVS riceve fondi supplementari pari a 1,5 miliardi di franchi nel 1999
e a 2,2 miliardi nel 2005. Essi contribuiscono a garantire il
finanziamento dell'AVS e dell'AI fino all'entrata in vigore dell'11a
revisione dell'AVS e della 4a revisione dell'AI.

L'articolo 41ter capoverso 3bis della Costituzione federale prevede che
l'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) può essere aumentata al
massimo di un punto percentuale se il finanziamento della previdenza per
la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità non è più garantito a causa
dell'evoluzione della piramide delle età. In tal caso è necessario un
decreto federale del Parlamento sottoposto a referendum facoltativo. Il
popolo ha approvato tale disposizione costituzionale, in vigore dal 1°
gennaio 1995, contemporaneamente all'introduzione dell'imposta sul valore
aggiunto.

Siccome la situazione finanziaria dell'AVS peggiora a causa
dell'evoluzione della piramide delle età, il Consiglio federale ha deciso
di aumentare l'IVA di un punto percentuale al 1° gennaio 1999. L'aumento
serve dapprima a finanziare esclusivamente l'AVS e solo più tardi
(probabilmente dal 2002) anche a finanziare l'AI. Il provento prospettato
in seguito all'aumento di un punto percentuale dell'IVA di cui l'AVS
potrebbe beneficiare aumenterebbe da circa 1,5 miliardi di franchi nel
1999 (fase introduttiva) a circa 2,2 miliardi di franchi nel 2005.

Le graduazioni finora in vigore tra l'aliquota dell'IVA ordinaria (6,5%),
quella ridotta (2,0%) e quella speciale per prestazioni alberghiere
(3,0%) devono mantenere le stesse proporzioni malgrado un aumento
differenziato dell'aliquota. Il Consiglio federale propone perciò un
aumento dell'aliquota ordinaria di 1,0, di quella ridotta di 0,3 e di
quella speciale di 0,5 punti percentuali.

 AVS/AI garantite fino a quando non si sarà trovata una soluzione alle
ulteriori questioni relative al finanziamento

Le entrate supplementari non riescono a coprire completamente le spese
future dovute all'evoluzione demografica. I problemi relativi
all'ulteriore fabbisogno di finanziamento dell'AVS/AI dovrebbero essere
risolti nell'ambito dell'11a revisione dell'AVS e della 4a revisione
dell'AI. Con l'aumento di un punto percentuale dell'IVA il fondo AVS non
verrà esaurito fino al 2005.

Rinuncia a un aumento scaglionato

La modifica della piramide delle età si ripercuote sul futuro incremento
delle spese dell'AVS in modo tale da giustificare un aumento unico di un
punto percentuale dell'aliquota dell'IVA. Sia motivi finanziari che
amministrativi parlano a sfavore di un aumento scaglionato nel giro di
pochi anni.

L'evoluzione sfavorevole della piramide delle età non causa spese
supplementari solo all'AVS e all'AI, ma anche alla Confederazione visto
che quest'ultima deve coprire il 17 per cento delle spese AVS e il 37,5
per cento delle spese AI. Una parte corrispondente del provento
dell'aumento percentuale dell'IVA deve quindi essere destinata in modo
vincolato alla Confederazione. Essa utilizzerà questa parte dell'aumento
nonché i proventi dell'imposizione sul tabacco e sulle bevande distillate
(e i futuri proventi provenienti dall'imposizione applicata alle case da
gioco) per coprire il suo contributo alle spese dell'AVS/AI.

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