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Revisione della legge sull'aiuto alle università

Materiale per la stampa sulla revisione della legge sull'aiuto alle
università

1.	Basi per la revisione della legge sull'aiuto alle università

Il Dipartimento dell'interno e i Cantoni universitari hanno convenuto che
la revisione della legge sull'aiuto alle università debba attenersi ai
seguenti punti principali:

· Al livello di organizzazione e strutture

Nell'interesse di una politica universitaria valida per tutta la
Svizzera, la Confederazione e i Cantoni hanno deciso una maggiore
collaborazione nell'esercizio delle proprie competenze ed un
coordinamento più stretto dei provvedimenti di politica universitaria. La
legittimazione legale degli odierni organi svizzeri, in particolare della
Conferenza universitaria, non è sufficiente ad imporre decisioni valide
per tutta la Svizzera. Si è dunque decisa la creazione di un ente comune
Confederazione/Cantoni dotato di una competenza parziale a decidere in
maniera vincolante, nel qual caso il nuovo organismo deve potersi basare
 giuridicamente su un doppio mandato: da parte dei Cantoni su un
concordato corrispondente che verrà stipulato tra i Cantoni universitari
e da parte della Confederazione sulla nuova legge sull'aiuto alle
università, rispettivamente su eventuali adeguamenti minori alla legge
sui politecnici.

Tale organismo servirà da una parte da forum per accordi comuni tra
Confederazione e Cantoni nel settore della politica universitaria,
dall'altra dovrà assicurare la divisione dei compiti tra le università
svizzere e lo sviluppo coordinato del settore universitario svizzero;
nell'ambito di questa seconda funzione verrà dotato di un diritto
parziale a decidere in maniera vincolante, in particolare nei settori
seguenti:

- emanazione di condizioni quadro nella misura in cui sono indispensabili
ad una collaborazione svizzera, in particolare sul riconoscimento di
corsi e periodi di studio, sul rilevamento unitario di dati universitari
ed indici.

- emanazione di regole procedurali per la pianificazione universitaria
valida per tutta la Svizzera

- definizione delle basi determinanti della divisione del lavoro tra le
università svizzere, in particolare incoraggiando centri di competenza

- controllo degli interessi che devono essere realizzati in maniera
prioritaria con decisioni sui mezzi finanziari previsti allo scopo

Anche la Conferenza svizzera dei rettori delle università diventerà parte
integrante della nuova struttura. È previsto che verrà incaricata di
realizzare la collaborazione svizzera, per quanto questa ricada
nell'autonomia delle università svizzere. Inoltre parteciperà
istituzionalmente alla formazione dell'opinione e al processo decisionale
nella politica universitaria svizzera.

· Al livello dei finanziamenti della Confederazione

L'odierno sistema contributivo della Confederazione è relativamente
rigido. Non offre sufficienti possibilità di controllo ed incentivi di
riforma. Compiti che interessano tutta la Svizzera possono essere
realizzati solo con difficoltà a causa della mancanza di fondi. Si vuole
perciò modificare gli strumenti di finanziamento della Confederazione di
comune accordo con i Cantoni in modo da rafforzare la disponibilità alle
riforme da parte delle università e da creare la motivazione al rinnovo
ed alla cooperazione tra le università. Si tende dunque a cambiare da un
sovvenzionamento dispendioso odierno ad un calcolo degli aiuti finanziari
in base alle prestazioni. Resta ancora da chiarire quali criteri
applicare.

· Al livello degli strumenti legali

Come già citato, dal punto di vista legale, il nuovo organo si baserà, a
differenza da quanto avviene oggi, non solo su una legge federale, ma al
contempo anche su un concordato tra i Cantoni universitari. Per quel che
riguarda gli aiuti finanziari federali, si tiene conto anche
dell'introduzione di contratti della Confederazione in base alle
prestazioni.

2	La crescente autonomia delle università quale presupposto per una
nuova politica universitaria

La globalizzazione e la concorrenza internazionale saranno fattori
decisivi per il futuro del nostro Paese. A seguito dei processi economici
di integrazione mondiali, del velocissimo sviluppo delle tecnologie
comunicative e delle possibilità di trasporto, gli Stati e le società del
nostro pianeta vengono collegati sempre più strettamente tra loro. In
questo mondo del futuro la concorrenza economica, la concorrenza delle
idee, dei pensieri e dei valori, dei sistemi e delle opinioni in politica
saranno i settori decisivi nei quali il nostro Paese si dovrà affermare.

Questo sviluppo ha conseguenze rilevanti anche sulla nostra politica
universitaria. Le università devono adeguare il loro insegnamento e la
loro ricerca a queste nuove sfide. L'insegnamento deve essere rinnovato
in maniera completa, devono essere sviluppati nuovi settori della
conoscenza e rafforzata la collaborazione con istituzioni
extrauniversitarie. In Svizzera, con la creazione delle scuole
universitarie professionali si inizia una profonda riforma nel campo
delle università e della ricerca. In futuro si tratterà di promuovere lo
sviluppo di un settore universitario "duale" unitario e coerente,
composto da una parte dalle università (compresi i politecnici) e
dall'altra dalle scuole universitarie professionali. Nel nostro piccolo
Paese, con le sue limitate risorse finanziarie e umane, la divisione
coerente dei compiti tra le università ed un'interoperatività dei diversi
istituti universitari continuerà ad essere sicuramente di importanza
centrale.

Si potrà però far fronte con successo alle sfide ed agli sviluppi moderni
solo se si concederà alle università una maggiore libertà di azione, più
competenze e più responsabilità nell'esecuzione dei loro compiti. Questa
autonomia, che dovrà estendersi anche all'aspetto finanziario, offre alle
università l'ambito necessario per novità e creatività. La maggiore
autonomia delle università si deve basare sulla legislazione cantonale,
quando di tratti di università cantonali. Nella maggior parte dei casi
questo processo è già iniziato, alcuni lo hanno già portato a termine.
Grazie alla legge sui politecnici la Confederazione ha già quasi compiuto
questo passo. La Confederazione ed i Cantoni concordano nell'affermare
che la legge sull'aiuto alle università, rivista, deve tener conto
completamente di questa crescente autonomia delle università,
promuovendola e sostenendola in tutta la Svizzera con la creazione delle
relative condizioni quadro.

3.	Calendario

La legge sull'aiuto alle università, modificata, dovrà entrare in vigore
al più tardi il 1° gennaio 2000. Una procedura di consultazione è
prevista per la fine del 1997.

4.	La revisione della LAU e i progetti "nuovo ordinamento della
perequazione finanziaria" e "rinnovo della convenzione universitaria
intercantonale"

L'avamprogetto per una nuova legge sull'aiuto alle università e i lavori
per un nuovo ordinamento della perequazione finanziaria dovranno essere
concordati tra loro, tenendo conto al contempo del rinnovo della
convenzione universitaria intercantonale. La convenzione intercantonale
attualmente in vigore scade alla fine del 1998. Il disegno di una nuova
convenzione tra i Cantoni prevede un aumento notevole dei contributi dei
Cantoni non universitari. In compenso, i Cantoni universitari faranno
partecipare i Cantoni non universitari in maniera adeguata ai loro lavori
e alle decisioni, assicurando loro una presenza negli organi comuni.

 Comunicato stampa
             22 gennaio 1997

Revisione della legge sull'aiuto alle università

Il Consiglio federale ha autorizzato il DFI ad elaborare un disegno per
una nuova legge sull'aiuto alle università, pronto per essere sottoposto
a procedura di consultazione. Scopo della revisione è migliorare la
collaborazione tra la Confederazione ed i Cantoni nel settore
universitario, semplificare le strutture svizzere e introdurre una
maggiore precisione dei contributi federali.

La Confederazione ed i Cantoni, nell'interesse di una politica
universitari valida per tutta la Svizzera, hanno deciso di espletare in
futuro le proprie competenze nel settore universitario più in comune e di
concordare maggiormente le misure di politica universitaria. Un gruppo di
lavoro costituito da rappresentanti della Confederazione e dei Cantoni ha
elaborato nuove regole per una collaborazione a livello svizzero nel
settore terziario universitario. Tali regole saranno alla base di un
disegno per una nuova legge sull'aiuto alle università.

Ci si potranno aspettare importanti progressi in particolare nei settori
seguenti:
- la Confederazione ed i Cantoni creano un organo comune dotato delle
competenze indispensabili ad una coordinazione a livello svizzero.
- Una nuova regolamentazione degli strumenti finanziari contribuirà
all'impiego degli aiuti in modo più mirato di quanto non avvenga oggi, a
favore di rinnovi validi per tutta la Svizzera e del coordinamento.
- Per questa ragione, la nuova regolamentazione presuppone che la
Confederazione ed i Cantoni esercitino maggiormente insieme le proprie
competenze nel settore universitario.

Il disegno di una nuova legge sull'aiuto alle università ed i lavori per
un nuovo ordinamento della perequazione finanziaria dovranno essere
concordati tra loro, tenendo conto al contempo del rinnovo della
convenzione universitaria intercantonale.

La legge sull'aiuto alle università, modificata, dovrà entrare in vigore
al più tardi il 1° gennaio 2000. Una procedura di consultazione è
prevista per la fine del 1997.

DIPARTIMENTO FED. DELL'INTERNO
Servizio stampa ed informazione

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Gerhard M. Schuwey, Direttore dell'Ufficio federale dell'educazione e
della scienza, telefono 031 322 96 74
Nivardo Ischi, Segretario generale della Conferenza universitaria
svizzera, telefono 031 306 60 60

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alle università