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Approvato il messaggio concernente la modificazione della legge sulla protezione delle acque

Communicato stampa		Berna, 4 settembre

Approvato il messaggio concernente la modificazione della legge sulla
protezione delle acque
Tasse che coprono le spese invece di sussidi federali
Gli impianti di evacuazione e depurazione delle acque di scarico e gli
impianti di smaltimento dei rifiuti devono essere finanziati mediante
tasse che coprono le spese e non per il tramite di sussidi federali ed
entrate fiscali. È questa la novità più importante della modificazione
della legge sulla protezione delle acque (LPAc). Il Consiglio federale ha
trasmesso al Parlamento il relativo messaggio. L'introduzione del
principio di causalità quale base per un finanziamento a lungo termine di
tali impianti ha sostanzialmente riscosso un largo consenso durante la
procedura di consultazione. Alcuni Cantoni ed enti preposti allo
smaltimento delle acque di scarico e dei rifiuti hanno tuttavia espresso
il desiderio di soluzioni flessibili.
La modificazione della legge prevede per i Comuni l'obbligo di introdurre
tasse di smaltimento delle acque di scarico e dei rifiuti che coprono le
spese e sono conformi al principio di causalità. Le indennità concesse
sinora dalla Confederazione saranno fortemente ridotte. Attualmente i
Comuni riscuotono dalle economie domestiche spesso solo le tasse che
servono a coprire i costi esistenti. Inoltre, il rinnovamento di canali e
la costruzione di installazioni supplementari per gli impianti di
depurazione delle acque di scarico o per quelli di incenerimento dei
rifiuti vengono invece finanziati per il tramite di entrate fiscali e di
sussidi federali. La prassi in questione non tiene però conto del
principio di causalità. Inoltre, in questo modo non viene assicurato il
finanziamento a lungo termine di detti impianti. Ciò è significativo, in
quanto numerosi Comuni dovranno nei prossimi anni fare i conti con spese
elevate per il risanamento dei canali delle acque di scarico più vecchi e
non più impermeabili.
Nell'ambito della procedura di consultazione svoltasi nella primavera
1996, l'introduzione del principio di causalità ha in linea di massima
riscosso un largo consenso. Parzialmente oggetto di contestazione è stata
invece la proposta di eliminare i sussidi. Diversi Cantoni hanno
suggerito di attendere la nuova regolamentazione relativa alla
perequazione finanziaria.
Anche l'intenzione di abolire i casi di rigore derivanti
dall'applicazione del diritto attualmente in vigore è stata accolta con
favore generale. Si tratta principalmente di fare in modo che, in futuro,
le indennità federali approvate secondo il diritto previgente per
impianti di depurazione delle acque nei Comuni non dipendano più
dall'inizio della costruzione bensì dall'autorizzazione di costruzione.
In tal modo si vuole evitare che i Comuni debbano iniziare i lavori molto
prima del versamento dei sussidi. I ritardi che si registrano attualmente
nel versamento delle indennità federali causerebbero ai Comuni un grosso
onere finanziario derivante dagli interessi passivi.
In vista della conseguente riduzione del carico degli interessi passivi,
praticamente tutti i Cantoni e le associazioni interessate hanno accolto
favorevolmente la possibilità di formare in futuro riserve finanziarie
destinate al risanamento o alla sostituzione di impianti di evacuazione e
depurazione delle acque di scarico o di smaltimento dei rifiuti. In tal
modo si possono anche evitare aumenti improvvisi delle tasse di
smaltimento delle acque e dei rifiuti.
Ha suscitato vasta approvazione anche la proposta di introdurre una
pianificazione unitaria dell'evacuazione delle acque di scarico urbane a
livello di bacino imbrifero.
 Trasparenza ed efficienza
Con il progetto appena approvato, il Consiglio federale ha tenuto conto
anche di una richiesta manifestata dai partiti politici e dalle cerchie
dei consumatori. L'obiettivo di questi gruppi è infatti un esercizio più
efficace ed economico sia degli impianti di evacuazione e depurazione
delle acque di scarico sia degli impianti di smaltimento dei rifiuti. Dal
momento che le singole economie domestiche, per lo smaltimento dei loro
rifiuti o il trattamento delle acque di scarico, non possono praticamente
ripiegare su altri impianti più a buon mercato e che i gestori di simili
impianti assumono in tal modo una posizione di monopolio, i Cantoni
dovranno provvedere a un loro esercizio economico. Inoltre, il progetto
prevede che le indicazioni relative a costi e introiti, le quali sono
alla base delle tasse conformi al principio di causalità, vengano rese
accessibili al pubblico.
Flessibilità nella riscossione delle tasse
Nell'ambito della riscossione delle tasse, il progetto offre dunque ai
Cantoni, alle associazioni comunali e ai Comuni preposti all'esecuzione
sufficiente flessibilità per trovare soluzioni che siano nel contempo
semplici dal punto di vista amministrativo e adattate alle
caratteristiche locali. In tal modo, la modificazione di legge dà la
possibilità di ripartire le tasse necessarie in tasse di base e tasse
proporzionali alla quantità di acque di scarico o di rifiuti da smaltire
(p. es. tassa sul sacco). Dove a breve termine non è possibile
introdurre, o almeno non lo è appieno, tasse conformi al principio di
causalità, il progetto ammette anche altri modi di finanziamento.
Il prezzo aumenta per le economie domestiche
Il prezzo per il trattamento delle acque di scarico aumenterà nei
prossimi anni per le economie domestiche. Questo perché da un lato i
sussidi attuali, derivanti dalle entrate fiscali, vengono a mancare e
dall'altro poiché vengono inclusi nel calcolo dei prezzi anche i costi
necessari per mantenere il valore dell'impianto.
Visto che nel settore dello smaltimento dei rifiuti sono state impiegate
aliquote di sussidio nettamente inferiori e che, nel caso del trattamento
dei rifiuti, i costi d'investimento rappresentano una parte minore dei
costi complessivi rispetto a quelli del trattamento delle acque di
scarico, occorre prevedere un leggero aumento per quanto riguarda le
tasse di smaltimento dei rifiuti. Inoltre, il costoso adattamento degli
impianti d'incenerimento dei rifiuti alle prescrizioni più severe
nell'ambito della protezione dell'aria è in molte parti terminato o
perlomeno già in corso.

	DIPARTIMENTO FEDERALE DELL'INTERNO
	Servizio d'informazione

Informazioni:
*	Hans-Ulrich Schweizer, capo della divisione Protezione delle
acque e pesca presso l'Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e
del paesaggio (UFAFP), tel. 031 322 93 42.
*	Michel Carrard, capo della sezione Evacuazione delle acque presso
l'UFAFP, tel. 031 324 77 53.
*	Hans-Peter Fahrni, capo della divisione Rifiuti presso l'UFAFP,
tel. 031 322 93 28.
*	Marc Chardonnens, capo della sezione Impianti per rifiuti urbani
presso l'UFAFP, tel. 031 322 69 56.
Allegati
*	Modificazione della legge sulla protezione delle acque (LPAc),
progetto.
*	Risultati della procedura di consultazione relativa alla
modificazione della legge sulla protezione delle acque.