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Caso Zollinger: La Confederazione rinuncia a fatturare le spese

Comunicato stampa 				Berna, 28 settembre 1998

Caso Zollinger:
La Confederazione rinuncia a fatturare le spese

Il Consiglio federale ha deciso di rinunciare alla fatturazione delle spese
sostenute dal Dipartimento federale degli affari esteri nel caso di Peter
Zollinger, rapito nel novembre 1997 nel Caucaso del Nord (Russia) e liberato
nel mese di giugno di quest'anno.

Le spese riguardano le ore di lavoro supplementari svolte dall'Ambasciata di
Svizzera a Mosca e alla missione in Cecenia del diplomatico polacco Zenon
Kuchciak, incaricato dal DFAE quale intermediario per la liberazione di Peter
Zollinger. Il Consiglio federale ritiene che il DFAE doveva agire dato che le
autorità locali non erano in grado di garantire la difesa degli interessi di
Peter Zollinger.

In un'altra situazione e alfine di evitare una disparità di trattamento, il
Consiglio federale ha rinunciato a riscuotere le spese causate dal rapimento
di tre Svizzeri avvenuto nel 1993 nel Sud Est della Turchia.

Nello stesso tempo il Consiglio federale ha incaricato il DFAE di avviare la
revisione dell'Ordinanza del 30 gennaio 1985 sugli emolumenti da riscuotere
dalle Rappresentanze diplomatiche e consolari di Svizzera e di esaminare la
possibilità di rinunciare al principio della fatturazione delle spese in caso
di rapimento.

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