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Conferenza OSCE: "Governo e partecipazione - integrazione e pluralismo", Locarno, 18-20 ottobre 1998

DIPARTIMENTO FEDERALE
DEGLI AFFARI ESTERI	Berna, 14 ottobre 1998

Comunicato stampa

Conferenza OSCE: "Governo e partecipazione - Integrazione e pluralismo"
Locarno, 18 - 20 ottobre 1998
                                                                  

Il presidente della Confederazione Flavio Cotti apre il 18 ottobre alle
ore 16.00 a Locarno nella sala della Sopracenerina una conferenza
dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE)
dedicata all'attività governativa e alla partecipazione dei cittadini,
in particolare per quanto riguarda il coinvolgimento delle minoranze
nei processi decisionali nazionali e nei sistemi scolastici decentrati.
In seguito il Presidente della Confederazione Flavio Cotti avrà un
breve incontro con il Ministro dell'Estonia per le questioni sulla
popolazione Andra Veidemann e con il rappresentante dello stato di
Bosnia-Erzegovina Fahrudin Rizvanbegovic, Ministro dell'istruzione,
della scienza, della cultura e dello sport della Federazione.

Oltre a rappresentanti di alto rango di tutti gli Stati membri
dell'OSCE, sono attesi a Locarno anche diversi rappresentanti di
organizzazioni internazionali quali il Consiglio d'Europa, la
Commissione UE, il Baltic Sea Council e le Nazioni Unite. I singoli
temi verranno introdotti da esperti di diversi Stati, fra cui anche il
ticinese Diego Erba, specialista nel settore dell'educazione.

Lo scopo della conferenza è di esaminare diverse forme di governo e
sistemi di formazione per stimolare i Paesi membri dell'OSCE a
integrare meglio nei processi decisionali nazionali le minoranze
linguistiche e altri gruppi minoritari. Fra gli organizzatori figurano
Max van der Stoel, alto commissario dell'OSCE per le minoranze
nazionali, e Gérard Stoudmann, direttore dell'Ufficio dell'OSCE per le
istituzioni democratiche e i diritti umani.

Alla seduta d'apertura, che inizierà il 18 ottobre alle 16.00, è
ammessa anche la stampa. Il 20 ottobre, al termine dell'ultima seduta
(alle 13.00 circa), si terrà una conferenza stampa organizzata
dall'alto commissario van der Stoel e dall'ambasciatore Stoudmann.
Durante i lavori della conferenza sarà a disposizione della stampa un
ufficio d'informazione nel palazzo della Sopracenerina (Tel: 091/
751.13.10 oppure 751.14.48).

Allegati: 	- Documentazione per la stampa
	- Cartina delle missioni OSCE
	- Notiziario OSCE
 DIPARTIMENTO FEDERALE
DEGLI AFFARI ESTERI	Berna, 14 ottobre 1998

Documentazione per la stampa

OSCE e attività della Svizzera
                                                                  

1.) Presidenza / Troika
La Svizzera ha esercitato nel 1996 la carica di presidente dell'OSCE e
ha fatto parte nel 1995 e 1997 della Troika. Priorità della Svizzera
durante la sua presidenza nel 1996:
· attuazione dei compiti che, nell'ambito degli accordi di Dayton,
l'OSCE aveva assunto per la Bosnia-Erzegovina (soprattutto sorveglianza
ed esecuzione delle elezioni nel settembre 1996)
· gruppo di sostegno dell'OSCE in Cecenia diretto dal capo-missione
svizzero Tim Guldimann (negoziati, accordo di pace tra la Russia e la
Cecenia)
· promozione dei valori democratici, della società civile e della
protezione delle minoranze
· crescita dell'efficienza delle strutture e delle istituzioni, in
particolare della presidenza in carica, della Troika, del segretario
generale e dell'Ufficio delle istituzioni democratiche e dei diritti
dell'uomo
· razionalizzazione della cooperazione e della ripartizione del lavoro
tra le diverse organizzazioni di politica di sicurezza (OSCE, ONU,
Consiglio d'Europa, NATO)

 2.) Rappresentanza della Svizzera presso il Consiglio permanente a
Vienna
· terza delegazione diretta dall'ambasciatrice Marianne von Grünigen.
· partecipazione alle sedute settimanali del Consiglio permanente,
cicli informali di discussione, partecipazione a seminari e conferenze.

 3.) Ufficio delle istituzioni democratiche e dei diritti dell'uomo
UIDDU (ingl. ODIHR)
· sede a Varsavia. Osservazione delle elezioni, progetti per
l'edificazione di istituzioni democratiche, sostegno tecnico
nell'ambito della legislazione (elettorale), promozione dello sviluppo
di organizzazioni non governative (ONG) e società civili, svolgimento
di seminari.
· complessivamente operano presso l'ODIHR 4 Svizzeri: oltre al
direttore (ambasciatore Gerard Stoudmann), un diplomatico svizzero
quale consulente personale nonché 2 collaboratrici nel settore
dell'osservazione della situazione dei diritti umani negli Stati OSCE.
· partecipazione della Svizzera a numerose osservazioni delle elezioni.
Nel 1998: Armenia (4 persone), Moldavia (2 persone + 1 Long Term
Observer), Ucraina (4 persone), Montenegro (Repubblica di Jugoslavia, 4
persone), Bosnia-Erzegovina (8 osservatori, 8 supervisori), Slovacchia
(5 persone). Per le elezioni del 18 ottobre nell'ex Repubblica
jugoslava di Macedonia sono previste 6 persone; 1 Long Term Observer è
già sul posto.

 4.) Alto commissario per le minoranze nazionali
 Max van der Stoel (NL), sede all'Aia. Opera soprattutto nell'ambito
del riconoscimento precoce e della prevenzione dei conflitti. Le
tensioni che si delineano nel settore delle minoranze devono essere
individuate il più precocemente possibile e smorzate.

 5.) Rappresentante della libertà dei mezzi di comunicazione e della
stampa
 Freimut Duve (D), sede a Vienna. Dal 1997 è incaricato di osservare
importanti sviluppi e di intervenire prontamente in caso di violazione
dei principi OSCE nell'ambito della libertà dei mezzi di comunicazione
e della stampa.

 6.) Incaricata dell'OSCE per i problemi della donna
 Con la nomina di un'incaricata per i problemi della donna presso
l'ODIHR il 1° agosto 1998 (Alison Jolly) nonché di un'altra persona
competente presso la segreteria a Vienna (Monika Wohlfeld) si dovranno
meglio considerare le esigenze specifiche della donna nel lavoro
dell'OSCE (missioni sul terreno, progetti, istituzioni, strutture,
processi decisionali). Promotrice di questa funzione è stata la
Svizzera, che ha lanciato con successo nel 1996 nell'OSCE la proposta
di un seminario sul tema “Donne nei conflitti”.

 7.) Attività sul terreno
 Oltre alle osservazioni delle elezioni, progetti di lunga durata
dell'ODIHR e missioni specifiche a breve termine di osservazione e
mediazione, vi sono 12 missioni di lunga durata dell'OSCE (cfr. carta).
La Svizzera mette a disposizione alcuni collaboratori:
· Albania: 3 persone, di cui 2 al confine con la Repubblica di
Jugoslavia (Kosovo). Il gruppo Border Monitoring (30 persone) esegue
osservazioni al confine (contributo per impedire lo Spillover).
· Bielorussia: 1 Svizzero (Hanspeter Kleiner) opera permanentemente a
Minsk quale rappresentante e consulente del capo-missione. Il mandato
del gruppo di sostegno prevede la consulenza alle autorità
nell'edificazione delle istituzioni democratiche nonché
nell'elaborazione di nuove leggi (mezzi di comunicazione, mediatore).
Lo Svizzero Hans Birchler collabora nel gruppo di esperti che discute
con le autorità un progetto di nuova legge elettorale.
· Bosnia-Erzegovina: 1 Svizzero nella missione OSCE (a Banja Luka,
Repubblica di  Srpska). I berretti gialli svizzeri (Swiss Headquarters
Support Unit, 62 persone) operano soprattutto nel settore della
logistica e della trasmissione d'informazioni. Il loro lavoro è molto
apprezzato dalle presenze internazionali come pure dalle autorità della
Bosnia-Erzegovina. La Svizzera ha inoltre lanciato e sostenuto Radio
FERN, un'emittente indipendente i cui programmi vengono ricevuti oltre
i confini etnici e religiosi. (Budget CH 1998: 240'000 SFr.).
· Croazia: capo-missione svizzero Tim Guldimann, 6 altri membri.
Missione attiva soprattutto nell'ambito del rimpatrio dei rifugiati,
dell'edificazione delle istituzioni democratiche e dell'osservazione
della situazione dei mezzi di comunicazione. Verso la metà di ottobre
la missione OSCE assumerà anche i compiti dell'attuale missione di
polizia dell'ONU (UNCIVPOL). Saranno inoltre reclutati altri poliziotti
civili, la Svizzera mette a disposizione 4 collaboratori. Compiti:
osservazione delle strutture e dei metodi di lavoro della polizia
croata; sostegno nell'ambito della ristrutturazione; sforzi per una
migliore osservanza dei diritti umani nel lavoro quotidiano di polizia
(formazione, sensibilizzazione).
· Georgia: 1 Svizzera. La missione serve soprattutto da mediatrice nel
conflitto dell'Abhasia e dell'Ossezia. Compiti essenzialmente nel
settore della dimensione umana, della libertà dei mezzi di
comunicazione e della consulenza per l'elaborazione di nuove leggi e
registri civili.

 8.) Discussione sulla Carta di sicurezza europea
 Dal 1994 l'OSCE conduce una vasta discussione su tutti gli aspetti
della sicurezza nel XXI° secolo. La Svizzera si è dimostrata attiva
soprattutto con la sua:
· Proposta sulle minoranze (documento svizzero-germanico del 10 luglio
1998). Questo documento intende meglio considerare le esigenze e i
bisogni delle minoranze nonché aiutare a smorzare le tensioni tra etnie
diverse di uno Stato, prima che divengano un serio rischio per la
sicurezza. Esso sottolinea soprattutto il diritto delle minoranze alla
codecisione, all'autoamministrazione locale e a un'ampia autonomia.