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Istituzione di una Corte penale internazionale, partecipazione della Svizzera alla conferenza diplomatica di Roma (dal 15 giugno al 17 luglio 1998)

Comunicato stampa						Berna, 27
maggio 1998

Istituzione di una Corte penale internazionale; partecipazione della Svizzera
alla conferenza diplomatica di Roma (dal 15 giugno al 17 luglio 1998)

Il Consiglio federale ha designato la delegazione che rappresenterà la
Svizzera alla prossima Conferenza di Roma sull'istituzione di una Corte penale
internazionale permanente e le ha impartito le sue istruzioni. Nell'ambito
della Conferenza che si svolgerà dal 15 giugno al 17 luglio 1998, la
delegazione svizzera, posta sotto la direzione dell'ambasciatore Luzius
Caflisch, consulente giuridico del DFAE, dovrà impegnarsi a favore
dell'istituzione possibilmente efficiente, indipendente e flessibile della
Corte.

La Corte penale internazionale permanente giudicherà in futuro le singole
persone colpevoli di gravi reati, come il genocidio, i crimini contro
l'umanità o i crimini di guerra. Visto che attualmente - con l'eccezione dei
tribunali per la Jugoslavia e il Ruanda - tali reati non possono essere
perseguiti a livello internazionale, il tribunale istituendo assumerà un ruolo
centrale nel sistema internazionale di tutela della pace. Il Consiglio
federale ritiene pertanto che la creazione di una simile Corte costituisca uno
dei più importanti progetti della Comunità degli Stati in questa fine di
secolo.

L'istituzione di una Corte penale internazionale permanente è stata
reiteratamente prospettata sin dalla Seconda guerra mondiale. I tribunali
militari alleati di Norimberga e di Tokyo istituirono la prima giurisdizione
internazionale sui crimini contro il diritto internazionale umanitario. Nel
corso dei decenni successivi la guerra fredda impedì un serio approfondimento
di questa idea. All'inizio degli anni Novanta l'impressione suscitata dai
crimini di guerra in Jugoslavia e dalla vergognosa impunibilità dei colpevoli
impose nondimeno il convincimento che dovesse essere istituita un'efficiente
giustizia penale internazionale. Nel 1993 il Consiglio di sicurezza dell'ONU
ha creato un tribunale ad hoc per l'ex Jugoslavia e nel 1994 un tribunale per
la repressione delle gravi violazioni del diritto internazionale umanitario in
Ruanda. La Svizzera collabora a entrambi i tribunali sulla base di un decreto
federale.

Il Consiglio federale ha incaricato la delegazione svizzera di impegnarsi in
questo senso, affinché a Roma venga elaborata una Corte forte, indipendente e
credibile. Il Governo ritiene infatti che come depositaria delle Convezioni di
Ginevra del 1949, la Svizzera ha l'impegno particolare di partecipare
attivamente alla tutela e all'applicazione del diritto internazionale
umanitario del tempo di guerra.

Per ulteriori informazioni: ambasciatore Luzius Caflisch, Direzione del
diritto internazionale pubblico, tel. 031/322.30.08

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