Telecomunicazioni in caso di catastrofe, adesione della Svizzera all'accordo internazionale

Berna, 15 giugno 1998

Comunicato stampa

Telecomunicazioni in caso di catastrofe, adesione della Svizzera all'accordo
internazionale

In caso di crisi umanitarie e di catastrofi naturali, gli enti internazionali
impegnati in azioni di soccorso dovrebbero poter utilizzare in modo più
coordinato e senza intralci amministrativi le proprie linee telefoniche via
satellite e le proprie stazioni radio. È questo lo scopo di un accordo
internazionale che sarà discusso dal 16 al 18 giugno nella città finlandese di
Tampere. Il Consiglio federale ha deciso di firmare questo documento. Il Corpo
svizzero d'aiuto in caso di catastrofe (ASC) profitterà pure di questo
accordo, visto che gli consentirà di utilizzare in modo ancor più efficiente i
propri mezzi di telecomunicazione all'estero.

Reti di comunicazione che possano essere messe rapidamente in funzione in caso
di castastrofe o di crisi hanno un'enorme importanza e permettono di
coordinare in modo mirato l'aiuto internazionale urgente. Attualmente, in
seguito al terremoto in Afghanistan, una squadra dell'ASC composta di
specialisti delle trasmissioni fornisce un'assistenza assai preziosa all'ONU e
al CICR.

Oltre al coordinamento centrale delle reti di trasmissione, il nuovo accordo
dovrà permettere di eliminare intoppi amministrativi quali i permessi di
importazione e riesportazione del materiale nonché le restrizioni all'uso
degli apparecchi.

Tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite, nonché dell'Unione internazionale
delle telecomunicazioni, di cui anche la Svizzera fa parte, sono stati
invitati a partecipare alla conferenza sulle telecomunicazioni in caso di
catastrofi. La delegazione svizzera sarà diretta dall'ambasciatore
straordinario per la Finlandia e l'Estonia, Sven Meili.

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