Mine antiuomo: il Consiglio federale presenta il messaggio al Parlamento

Comunicato stampa                                      Berna, 19 gennaio 1998

Mine antiuomo: il Consiglio federale presenta il messaggio al Parlamento

Il Consiglio federale propone al Parlamento la ratifica della Convenzione del
18 settembre 1997 concernente il divieto dell'impiego, del deposito, della
fabbricazio-ne e della fornitura di mine antiuomo e la loro distruzione.
La Convenzione è stata firmata dalla Svizzera a Ottawa il 3 dicembre 1997.
Con-trariamente agli altri strumenti internazionali in materia, essa non
prevede soltanto limitazioni, ma anche un divieto generale delle mine
antiuomo. Obbliga inoltre, en-tro dati termini, a distruggere gli stock
esistenti e a rimuovere tutte le mine antiuo-mo già disseminate. Di
particolare importanza sono le disposizioni sulla collabora-zione e sul mutuo
aiuto internazionali. Le parti contraenti sono peraltro tenute a prendere le
misure necessarie per attuare la Convenzione a livello nazionale e a
presentare in merito rendiconti periodici, il tutto nell'ambito di un
meccanismo di controllo che prevede anche l'istituzione di commissioni
d'inchiesta composte di periti indipendenti.
Oltre al ruolo particolarmente attivo ch'essa ha svolto sin dall'inizio del
1996 in fa-vore di un divieto internazionale delle mine antiuomo, la Svizzera
intende ratificare al più presto la Convenzione e entrare così a far parte del
gruppo di Stati la cui ra-tifica renderà possibile l'entrata in vigore della
Convenzione. Il Consiglio federale propone pertanto al Parlamento di trattare
questa pratica in procedura speciale e di varare il relativo decreto
d'approvazione già nella sessione primaverile del 1998.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Jürg Lauber, Direzione del diritto
internaziona-le pubblico, Sezione diritti dell'uomo (Tel. 031 322 4793, Fax
324 9069).

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