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Rapporto annuale sulle attività della Svizzera nel Consiglio d'Europa

Communicato stampa				Berna, 14 gennaio 1998

Rapporto annuale sulle attività della Svizzera nel Consiglio d'Europa

Nella sua seduta del 14 gennaio 1998, il Consiglio federale ha approvato il
rapporto sulle attività della Svizzera nel Consiglio d'Europa durante il 1997.

Il 1997 è stato contrassegnato dal secondo vertice dei capi di Stato e di
Governo dei 40 Paesi membri del Consiglio d'Europa che ha espresso
simbolicamente l'avvenuta riunione di tutta l'Europa all'insegna di valori
democratici comuni.

Il Consiglio d'Europa ha deciso di istituire un consiglio dei saggi che dovrà
fornire ancora nel corso del 1998 un rapporto sulle riforme strutturali rese
necessarie dalla nuova dimensione paneuropea dell'organizzazione.

L'osservanza degli impegni assunti dagli Stati membri e l'integrazione degli
Stati dell'Europa centrale e orientale nel Consiglio d'Europa costituirono
ulteriormente importanti preoccupazioni alle quali la Svizzera dedicò grande
attenzione durante tutto l'anno. I suoi sforzi si concentrarono
sull'approfondimento e sul mantenimento di un alto standard di diritti
dell'uomo.

I programmi di sostegno a favore dei nuovi Stati membri e dell'Armenia,
dell'Azerbaigian, della Bosnia-Erzegovina e della Georgia, tutti candidati
all'adesione al Consiglio d'Europa, sono stati proseguiti. La Svizzera ha
fornito il proprio contributo a queste campagne per il tramite della sua quota
al bilancio del Consiglio d'Europa e di importi facoltativi. Essa ha inoltre
concesso un importante contributo finanziario alla Camera dei diritti
dell'uomo in Bosnia-Erzegovina e, oltre ad altri progetti, ha nuovamente
sostenuto la Scuola per gli studi politici di Mosca. D'altra parte, il DFAE ha
organizzato a Berna due seminari sul Consiglio d'Europa all'attenzione dei
funzionari russi e ucraini.

La collaborazione tra il Consiglio d'Europa e l'Unione europea è stata
rafforzata. Sono proseguiti gli sforzi in vista di un miglioramento della
ripartizione dei compiti tra il Consiglio d'Europa e l'organizzazione per la
sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).

Nel settore dei diritti dell'uomo sono stati posti in primo piano i
preparativi per l'istituzione di una nuova Corte unitaria e permanente di
giustizia. Tale Corte inizierà la sua attività nell'autunno del 1998. Inoltre
dovrà essere istituito un Commissariato ai diritti dell'uomo, con il mandato
di promuovere l'osservanza dei diritti dell'uomo negli Stati membri.

Nel corso dell'anno la Corte europea di giustizia si è pronunciata su cinque
cause concernenti la Svizzera.

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