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Messaggio sulla continuazione della cooperazione rafforzata con l'Europa dell'Est e gli Stati della CSI

Comunicato stampa			Berna, 19 agosto 1998

Messaggio sulla continuazione della cooperazione rafforzata con l'Europa
dell'Est e gli Stati della CSI

Nella seduta del 19 agosto 1998 il Consiglio federale ha licenziato
all'attenzione del Parlamento il messaggio sulla continuazione della
cooperazione rafforzata con l'Europa dell'Est e gli Stati della CSI. Esso
propone di stanziare a tal fine un terzo credito quadro di 900 milioni di
franchi per una durata di almeno quattro anni. I due uffici federali
competenti per la cooperazione svizzera con l'Europa dell'Est, ossia la
Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e l'Ufficio dell'economia
esterna (UFEE), dovrebbero così ottenere i mezzi necessari per proseguire i
loro programmi di sostegno agli Stati dell'Europa dell'Est e della CSI. I
fondi stanziati nell'ambito del secondo credito quadro saranno verosimilmente
esauriti a metà di quest'anno.

La cooperazione con l'Europa dell'Est fa parte integrante della politica
estera e della politica economica estera della Svizzera. Le basi legali sono
date da un decreto federale risalente al 24 marzo 1995, la cui durata di
validità era stata limitata a dieci anni. Nel nuovo messaggio, il terzo della
serie, il Consiglio federale si occupa dapprima dello sviluppo politico,
economico, sociale e culturale dell'Europa dell'Est negli ultimi anni. In una
seconda parte commenta l'impostazione e gli strumenti della cooperazione
rafforzata nell'ottica del nuovo credito quadro proposto per gli anni 1999 -
2002. La cooperazione tecnica svizzera concluderà entro la fine del 1999 i
suoi programmi in Polonia, nella Repubblica Ceca, in Slovacchia e in Ungheria,
per concentrarsi sul sostegno ai Paesi del Sud-Est europeo e a parte di quelli
della CSI che ne hanno imperativamente bisogno. Anche l'aiuto finanziario sarà
potenziato nei Paesi del Sud-Est europeo e in quelli della CSI, ma verrà
proseguito in modo selettivo in quelli dell'Europa centrale per quanto
concerne la promozione del commercio e degli investimenti così come nel
settore dell'ambiente.

Il Consiglio federale ha pure trasmesso al Parlamento il suo rapporto sulla
cooperazione rafforzata con l'Europa dell'Est e la CSI nel periodo relativo al
secondo credito quadro (1992 - 1997). Secondo l'articolo 17 del suddetto
decreto federale del 24 marzo 1995 il Consiglio federale è tenuto a render
conto annualmente al Parlamento sull'attività svolta. Il rapporto di
quest'anno informa non solo su quanto realizzato nel 1997, ma informa in modo
approfondito su tutto il periodo del secondo credito quadro (1992-1997). Il
bilancio è complessivamente assai positivo. Si è potuto instaurare un clima di
fiducia con i Paesi interessati, suscitando disponibilità nei confronti della
Svizzera e gettando le basi per ulteriori sviluppi nelle relazioni di politica
estera e commerciali. La cooperazione svizzera con l'Europa dell'Est ha
guadagnato in professionalità e lavora oggi secondo un chiaro ordine di
priorità.

Per ulteriori informazioni: Reinhard Voegele, Div. Cooperazione con l'Europa
dell'Est e la CSI, DSC: Tel 031 322 44 10 o E-Mail:
reinhard.voegele@deza.admin.ch
UFEE: Jörg Al. Reding, Tel. 324 08 75

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