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Il Consiglio federale approva due accordi completivi

Comunicato stampa       27 aprile 1998
Il Consiglio federale approva due accordi completivi
tra la Svizzera e l'Unione Europea
nel settore della fusione termonucleare e della fisica dei plasmi
Nel quadro del programma europeo della ricerca sulla fusione, il Consiglio
federale ha approvato due aggiunte agli accordi già esistenti. La prima
rinnova il contratto d'associazione tra la Svizzera e l'EURATOM fino alla
fine del 1999. La seconda proroga fino alla fine del 1998 l'accordo relativo
al previsto impianto sperimentale europeo Next European Torus NET.
Il primo accordo concerne il contratto d'associazione tra la Svizzera e
l'EURATOM che regola i particolari della partecipazione svizzera al
programma di fusione dell'Unione Europea (1994-1998). Il contratto è entrato
in vigore il 1° gennaio 1989 e viene rinnovato regolarmente, da ultimo fino
al 31 dicembre 1999. Al momento si tratta dell'unico trattato che rende
possibile una partecipazione svizzera a pari diritto ad un programma
tecnologico dell'Unione Europea.
Il secondo accordo è valido fino al 31 dicembre 1998 (termine del quarto
programma quadro) e riguarda il nuovo impianto europeo NET. La prosecuzione
del progetto è stata affidata al gruppo europeo di scienziati (team NET) che
partecipa al programma sulla fusione a Garching. Sin dalla ratifica nel
1983, il trattato sul team NET viene rivisto ed aggiornato periodicamente.
L'Europa è impegnata in un'importante attività nello sviluppo tecnologico in
vista della costruzione del primo reattore termonucleare. Questo potrebbe
essere l'ITER (International Thermonuclear Experiment Reactor), un progetto
in comune dei programmi di ricerca sulla fusione statunitensi, russi,
giapponesi ed europei, o un altro impianto dallo scopo analogo che in Europa
viene designato come NET.
ITER rappresenta un passo essenziale nel tentativo a lungo termine di
servirsi della fusione termonucleare per utilizzare una sorgente di energia
pulita ed economica. Durante i preparativi del quinto programma quadro di
ricerca e sviluppo comunitari (1999-2002), l'Unione Europea ha deciso di
prolungare i lavori preliminari per la costruzione di ITER oltre al luglio
1998, data prevista per il loro termine, al fine di includere sia un
adeguamento del progetto ad un eventuale sito sia ulteriori lavori di
ricerca e sviluppo. La decisione in merito alla costruzione del reattore
sperimentale ITER non sarà dunque presa prima della fine del quinto
programma quadro negli anni 2001 e 2002.
La Svizzera contribuisce sin dal 1979 al programma europeo di ricerca sulla
fusione comprendente un programma di base decentralizzato ed inteso a
proseguire lo sviluppo dell'impianto di ricerca Joint European Torus JET a
Culham in Inghilterra, l'impianto sperimentale più moderno al mondo per il
confinamento magnetico del plasma di fusione secondo il principio del
tokamak. L'impianto resterà in funzione fino alla fine del 1999. Il prof. F.
Troyon, Direttore del centro di ricerche per la fisica dei plasmi al
Politecnico di Losanna, presiede il consiglio JET dal marzo 1995.

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