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Collaborazione transfrontaliera in materia di sicurezza

Collaborazione transfrontaliera in materia di sicurezza:
avvio di trattative con la Francia

Il Consiglio federale ha autorizzato, mercoledì, il Dipartimento federale di
giustizia e polizia (DFGP) a intavolare trattative con la Francia in merito
alla collaborazione transfrontaliera nei settori seguenti: polizia di
frontiera, polizia, giustizia e lotta contro limmigrazione illegale.

Tale decisione era stata preceduta da colloqui tra esperti. In tale ambito,
entrambe le parti concordavano nel ritenere invero già funzionale la
collaborazione transfrontaliera, ma che occorreva rafforzare le basi
istituzionali. Le trattative verteranno, in particolare, sullistituzione di
centri comuni di cooperazione in vicinanza delle frontiere, la collaborazione
diretta tra le pertinenti unità di intervento degli organi di polizia e di
dogana, nonché lassistenza reciproca nellambito della prevenzione e
dellaccertamento di reati. La conferenza dei direttori cantonali di giustizia e
polizia ha licenziato, l11 aprile 1997, una dichiarazione nella quale auspica e
sostiene lapertura di negoziati con gli Stati limitrofi.

Anche con Germania e Austria sono previste, tra breve, trattative formali.
Progetti analoghi esistono nei confronti dellItalia: i colloqui preliminari non
sono tuttavia ancora terminati.

Il motivo principale per lavvio di trattative con gli Stati limitrofi consiste,
soprattutto, nel fatto che gli Stati dellUE e, specialmente, i cosiddetti Stati
firmatari del Trattato di Schengen discutono, in modo crescente, insieme le
questioni concernenti la sicurezza interna. Si tratta segnatamente dimpedire
che il nostro Paese - in quanto non membro dellUE e del Trattato di Schengen -
divenga una piattaforma per limmigrazione clandestina e la criminalità
organizzata transfrontaliera. Questo rischio aumenta viepiù la Svizzera rimane
esclusa dallo spazio di sicurezza degli Stati membri dellUE con le loro
disposizioni unificate in materia di visto, asilo e dimora, gli organi di
polizia collegati tra loro via rete e i sistemi dinformazione accentrati. I
trattati bilaterali che sintende concludere sono indispensabili per il
potenziamento della sicurezza interna del nostro Paese. Unadesione allo spazio
comune europeo di sicurezza non è però oggetto di discussione.

La delegazione svizzera, nella quale sono rappresentati anche i Cantoni, è
diretta dal signor Anton Widmer, direttore dellUfficio federale di polizia.

14 maggio 1997

DIPARTIMENTO FEDERALE
DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa

Per ulteriori informazioni: 	Adrien de Werra, Divisione Affari
internazionali, Ufficio federale di polizia, tel. 031/ 322 46 25