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Contro un disciplinamento delle quote di rappresentanza a livello di C


Contro un disciplinamento delle quote di rappresentanza a livello di
Costituzione federale

Il Consiglio federale respinge liniziativa "3 marzo"

Lunedì, il Consiglio federale ha deciso di raccomandare di respingere, senza
controprogetto, liniziativa "3 marzo" ritenendo che questultima leda in modo
sproporzionato la libertà di voto. Sarebbe infatti possibile che persone di un
sesso non verrebbero elette pur avendo ottenuto più voti di persone elette
dellaltro sesso. Inoltre, i Cantoni non potrebbero più designare due uomini o,
come Zurigo e Ginevra, due donne al Consiglio degli Stati.

Liniziativa popolare "Per unequa rappresentanza delle donne nelle autorità
federali (Iniziativa 3 marzo) è stata lanciata in seguito alla mancata elezione
di Christiane Brunner nel Consiglio federale il 3 marzo 1993, da cui il nome
"Iniziativa 3 marzo". Il comitato promotore delliniziativa è composto di
rappresentanti femminili di tutte le tendenze politiche, di organizzazioni
femminili e di sindacati.

L"Iniziativa 3 marzo" chiede che le donne debbano essere equamente
rappresentate in tutte le autorità federali. Per questo scopo stabilisce il
numero minimo di donne che devono essere elette. In caso di accettazione
delliniziativa, ciascun Cantone intero dovrebbe quindi designare una donna e un
uomo nel Consiglio degli Stati. Nel Consiglio nazionale, dal canto suo, la
differenza tra donne e uomini non dovrebbe essere superiore a uno per ciascun
Cantone. Il Consiglio federale sarebbe composto di almeno tre donne e il
Tribunale federale almeno per il 40 per cento di donne. Il legislatore dovrebbe
preoccuparsi anche di garantire unequa rappresentanza femminile fra il
personale dellamministrazione.

Il Consiglio federale ritiene che la situazione delle donne nelle autorità
federali non giustifichi provvedimenti tanto rigidi come quelli proposti
dalliniziativa. Anche se le donne sono tuttora sottorappresentate, il loro
numero è in costante aumento, segnatamente negli esecutivi cantonali, nel
Consiglio nazionale e nel Consiglio degli Stati. Incombe essenzialmente ai
partiti politici far sì che le donne siano rappresentate più equamente nei loro
organismi e sulle liste elettorali. La maggior parte dei partiti politici ha
preso misure intese a promuovere le donne, segnatamente fissando quote per la
formazione delle liste. Il Consiglio federale si fonda anche sui buoni
risultati raggiunti allestero, segnatamente negli Stati scandinavi, dalle
misure prese volontariamente dai partiti politici. Infine, in caso di
accettazione delliniziativa, la Svizzera sarebbe lunico Paese europeo ad avere
autorità elette in base allappartenenza a un sesso.

17 marzo 1997

DIPARTIMENTO FEDERALE
DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa

Ulteriori informazioni: Monique Cossali,Ufficio federale di giustizia,
tel.031.322.47.89