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Consegna alle Maledive di una domanda di grazia per Erich Zimmermann

DIPARTIMENTO FEDERALE
DEGLI AFFARI ESTERI						Berna,
27 gennaio 1997

Comunicato stampa

Consegna alle Maldive di una domanda di grazia per Erich Zimmermann
                                                                   

Nella giornata di ieri, domenica 26 gennaio 1997, l'ambasciatrice Maria
Luisa Caroni ha trasmesso al Ministro degli affari esteri maldivo una
domanda di grazia per Erich Zimmermann, di Visperterminen (VS), firmata
dal Presidente della Confederazione Arnold Koller e indirizzata al
Presidente maldivo Maumoon Abdul Gayoom. La consegna di una siffatta
domanda di grazia costituisce un passo straordinario intrapreso dalla
Svizzera sia in considerazione della particolare gravità del caso sia a
causa delle carenti possibilità di intervento sul piano giuridico.

Erich Zimmermann si trova da quasi dieci mesi incarcerato su un isola
delle Maldive. Trovato in possesso di 0,5 grammi di semi di marijuana,
il 9 aprile 1996, in base a una nuova legge antidroga, era stato
condannato all'ergastolo da un tribunale di Malé, capitale delle
Maldive, in un processo sommario svoltosi senza la presenza di un
avvocato. Il caso Zimmermann è giudicato grave dal Dipartimento
federale degli affari esteri (DFAE): la procedura seguita contro questo
nostro connazionale non corrisponde affatto alle esigenze poste in
materia di diritti umani e viola il principio della proporzionalità.

Sin dall'inizio, sia l' ambasciata di Svizzera in Colombo (Sri Lanka)
sia la Centrale del DFAE si sono occupate intensamente del caso. L'anno
scorso, l'ambasciatrice Caroni e il suo primo collaboratore Schöni si
sono recati più volte da Colombo a Malé per intervenire in favore di
Erich Zimmermann presso il Ministero degli affari esteri e il
Presidente delle Maldive. Il 1° giugno 1996, il capo del DFAE,
consigliere federale Flavio Cotti, ha indirizzato una lettera al
Presidente maldivo esponendogli il punto di vista svizzero e esprimendo
la speranza che, anche per considerazioni umanitarie, Erich Zimmermann
potesse presto rientrare in Svizzera.

Il DFAE continua ad assicurare il suo pieno appoggio a Erich Zimmermann
e ai suoi congiunti.