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Conferenza regionale sui problemi dei rifugiati, dei profughi e di altri migranti involontari sul territorio della Comunità di Stati indipendenti (CSI) a Ginevra

DIPARTIMENTO FEDERALE
DEGLI AFFARI ESTERI					Berna, 30
maggio 1996

Comunicato stampa

Conferenza regionale sui problemi dei rifugiati, dei profughi e di
altri migranti involontari sul territorio della Comunità di Stati
indipendenti (CSI), Ginevra, 30/31 maggio 1996
                                                                  

Con lo scioglimento dell'ex Unione Sovietica, sul territorio
dell'attuale CSI circa 9 milioni di persone sono state costrette alla
fuga a causa di conflitti armati, tensioni etniche o catastrofi
naturali. Nel 1994 l'Assemblea generale dell'ONU ha pertanto affidato
all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) il
mandato di preparare e convocare una conferenza regionale che tratti
detto problema. La conferenza regionale si terrà i 30 e 31 maggio 1996,
su richiesta dei Paesi della CSI, a Ginevra e non sul territorio stesso
della CSI. Sarà aperta dal segretario generale dell'ONU Boutros
Boutros-Ghali.

Oltre all'UNHCR si sono occupati della preparazione l'Organizzazione
Internazionale per le migrazioni (IOM) e l'OSCE. Il contributo
dell'OSCE per la soluzione si situa a livello della prevenzione: gli
strumenti e i meccanismi dell'OSCE nell'ambito dei diritti dell'uomo,
del promovimento d'istituzioni democratiche e dello Stato di diritto
nonché della diplomazia preventiva e della gestione delle crisi devono
contribuire a evitare crisi e tensioni che determinano in ultimo luogo
spostamenti indesiderati di popolazioni. Alla Svizzera, attualmente
Paese di presidenza dell'OSCE, sta particolarmente a cuore questa
dimensione consistente nella lotta alle cause del problema.

Il problema di spostamenti massicci e incontrollati di popolazioni
viene considerato in generale un pericolo per la stabilità e la
sicurezza della regione della CSI e dei territori circostanti. Per tale
motivo alla conferenza non partecipano soltanto i 12 Paesi della CSI
bensì anche i seguenti Stati: i 15 Stati membri dell'UE, la Svizzera,
la Norvegia, sei Stati dell'Europa centrale, i tre Stati del Baltico,
gli Stati Uniti, il Canada, la Cina, il Giappone ed altri ancora. I
partecipanti alla conferenza regionale approveranno il 31 maggio un
programma d'azione concertato nei mesi scorsi. Questo prevede
innanzitutto un pacchetto di misure che dovranno essere attuate dagli
Stati della CSI; la comunità degli Stati è tuttavia invitata a
sostenere gli Stati della CSI nei loro sforzi.

La delegazione svizzera sarà diretta dal segretario di Stato Jakob
Kellenberger, che assumerà la copresidenza della conferenza unitamente
al ministro degli esteri del Kirghizistan.