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Istituto Federale della Proprietà Intellettuale: tasse che coprano i c

Comunicato per la stampa

Istituto Federale della Proprietà Intellettuale: tasse che coprano i costi

Con la trasformazione dellUfficio federale della proprietà intellettuale in un
Istituto dalla gestione autonoma, con effetto dal 1° gennaio 1996, erano state
aumentate le tasse per la protezione dei brevetti e dei marchi. In risposta a
due interventi parlamentari, il Consiglio federale ha motivato mercoledì questi
provvedimenti. Una gestione amministrativa secondo principi di economia
aziendale prevede la trasparenza assoluta dei costi e la loro attribuzione a
quanti li hanno causati. In passato importanti sovvenzioni trasversali nascoste
sono sfociate in una riduzione dei costi e, quindi, di un involontario aggravio
del contribuente; questo scompenso è ora stato eliminato. Inoltre proprio a
favore delle aziende piccole e medie (APM) è stata ampliata la funzione di
trasparenza e informazione dei sistemi di protezione.

Il consigliere nazionale Christoph Blocher e il consigliere nazionale Rudolf
Rechsteiner avevano, con uninterrogazione ordinaria risp. uninterpellanza,
criticato laumento delle tasse. Il Consiglio federale rileva ora che con
lintroduzione del New Public Management nellIstituto Federale della Proprietà
Intellettuale una riduzione delle tasse non era prevista. Il legislatore
intendeva anzi garantire la trasparenza dei costi e, quindi, attuarne la
copertura completa.

Contemporaneamente lIstituto è obbligato, nel mandato di prestazioni, di
ampliare linformazione sui brevetti, in quanto importante strumento di
unattività innovativa proficua. Proprio le APM possono così profittare dei
sistemi di protezione della proprietà intellettuale, anche se, a loro favore,
non sono previste riduzioni di tasse. I fascicoli dei brevetti, pubblicati in
scala mondiale costituiscono in effetti un immenso fondo di informazioni
tecniche rilevanti per leconomia e il diritto, la cui consultazione può tra
laltro impedire che la ruota abbia a essere reinventata ogni volta, con alte
spese.

LIstituto cui è conferita più grande flessibilità diverrà unimpresa di servizi
in misura sempre maggiore orientata sulla domanda. LIstituto in effetti, nei
primi quattro mesi dalla sua autonomia, ha operato per ridurre il numero dei
casi rimasti in giacenza in materia desame dei marchi: nel primo trimestre sono
state sbrigate tante domande di registrazione di un marchio quanto quelle
liquidate nellintero anno precedente. E un obiettivo prioritario dellIstituto
ridurre, entro metà 1997, la durata del trattamento di una domanda, da venti a
meno di sei mesi. Questo obiettivo sarà raggiungibile soltanto se sarà ridotto
da 19000 a 6000 il carico delle giacenze.

Dal conto dello Stato non può essere desunta la situazione economica-aziendale
di una singola unità amministrativa. Fattori di costo preponderanti quali
prestazioni sociali, informatica, locazione di edifici, ecc., permangono non
considerati, risp. appaiono in altra sede. Questa carenza che gravava
sullIstituto è ora accantonata. I suoi conti per il primo anno di gestione
indicheranno il totale delle spese. Se da tali conti - ritenuti tutti i fattori
- dovesse risultare un margine dazione, il Consiglio federale sarà allora
pronto a esaminare una proposta del consiglio dellIstituto volta a ridurre le
tasse.

22 maggio 1996

DIPARTIMENTO FEDERALE DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa

Ulteriori informazioni:	Roland Grossenbacher, tel. 031/322 48 01