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Sul rapporto finale Bacher: quanto s'è fatto finora

Comunicato per la stampa

Sul rapporto finale Bacher: quanto sè fatto finora

Il Consiglio federale ringrazia per i servigi resi lIncaricato speciale per i
documenti di sicurezza dello Stato

Il Consiglio federale ha preso conoscenza, il 1° maggio, del rapporto finale
steso dallIncaricato speciale per i documenti di sicurezza dello Stato (ISDSS),
ringraziandolo per il prezioso lavoro svolto e sottolineandone lopera di
amministratore accorto nellinteresse delle persone toccate dal cosiddetto
affare delle schede.

Se sostiene in principio la necessità di proteggere lo Stato, lISDSS esprime,
nel rapporto in questione, preoccupazioni gravi in merito a tipo e modo della
sua attuazione prima del 1990. Egli conferma gli accertamenti fatti dalla
Commissione parlamentare dindagini CPI-DFGP nonché le conclusioni del rapporto
degli scienziati Kreis/Kaufmann, Delley. Per il DFGP si pone la questione a
sapere in quale misura i provvedimenti, adottati a contare dal mese di gennaio
1990, siano rispondenti alle carenze accertate.

Provvedimenti adottati finora dal DFGP

I seguenti provvedimenti fanno in modo che lopera della polizia preventiva non
abbia più a fondarsi su immagini di minaccia ormai superate.

-	Chi esercita legalmente diritti politici e diritti fondamentali, dal 16
gennaio 1990, non può più essere sorvegliato (lista negativa provvisoria).
Inoltre lattività della polizia preventiva è stata limitata alla lotta contro
terrorismo, spionaggio, estremismo violento e criminalità organizzata.

-	Dopo queste misure urgenti, il Consiglio federale ha attuato numerose
altre riforme. Le direttive del 9 settembre 1992 sullattuazione della
protezione dello Stato costituiscono oggi il fondamento dellattività di
protezione dello Stato. La regolamentazione definitiva sarà introdotta con la
legge federale sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna (LSSI).
Il Consiglio nazionale, seconda Camera, tratterà presumibilmente tale legge
nella sessione di giugno prossima. Il Consiglio federale sostenuto dalla
Commissione consultiva per la protezione dello Stato, istituita nel 1992,
valuta ogni anno la situazione della minaccia.

-	Dal 1992 in poi, la delegazione della Commissione della gestione del
Parlamento controlla lattività della polizia federale e, il Segretario generale
del DFGP è competente per il controllo - a livello dipartimentale - della
protezione dello Stato. Ambedue gli organi di controllo hanno accesso a tutte
le informazioni, impregiudicato il segreto dufficio, ed esaminano legalità,
adeguatezza e proporzionalità della protezione dello Stato.

-	Il Consiglio federale ha dedicato la necessaria attenzione anche alla
critica rivolta allo strumentario relativo alla protezione dello Stato. Misure
di sorveglianza telefonica per scopi di perseguimento penale sono ordinate oggi
con il massimo riserbo. Le intese informali, menzionate da Bacher e relative
allo scambio internazionale dinformazioni e al rispetto del segreto sono
possibili soltanto ancora con il consenso del capo del Dipartimento (n. 26
delle direttive sulla protezione dello Stato).

-	Dallesperienza raccolta in merito alla consultazione delle schede e dei
fascicoli allestiti prima del 1990, Bacher trae la conclusione che dovrebbe
essere possibile, certo con determinate restrizioni, concedere la consultazione
di trattamenti attuali dei dati personali. Il Consiglio federale non condivide
tale parere e propone per la LSSI la consultazione delegata allIncaricato
federale della protezione dei dati, quale decisa dai Consigli nel 1994, anche
per i servizi dinformazione dei servizi centrali della polizia criminale.
Questa soluzione praticata anche in Stati europei, garantisce che si abbia, in
merito a tutte le richieste, a esaminare se il trattamento dei dati sia legale.

A conclusione del suo rapporto, Bacher rileva che diverse persone, di cui ha
trattato listanza di consultazione, continuano ad avere, nei confronti della
ricerca di informazioni da parte delle istanze di polizia, un atteggiamento
contrassegnato da profonda sfiducia. Il Consiglio federale sottolinea come sia
stato uno dei più importanti meriti di Bacher aver contribuito in modo
determinante a ridurre tale sfiducia.

Costi dellazione

Il cosiddetto affare delle schede costa, fino alla fine del 1995, circa 35
milioni di franchi, dei quali 25 milioni relativi al dispendio per il
personale.

2 maggio 1996

DIPARTIMENTO FEDERALE DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa

P.S. per gli interessati:
la versione italiana del rapporto sarà disponibile verso la fine del mese
(signora Arati, tel. 031 322 40 33).