Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

Rispettiamo la nostra tradizione umanitaria

Comunicato per la stampa

Rispettiamo la nostra tradizione umanitaria

Appello del capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia per la
Giornata nazionale dei rifugiati

In materia daiuto ai rifugiati la Svizzera può riferirsi a una lunga tradizione
umanitaria. E se in passato avevano trovato rifugio nel nostro Paese gruppi
molto consistenti di rifugiati - si pensi alle persone provenienti da Ungheria,
ex Cecoslovacchia o Vietnam - abbiamo accolto, in gran numero, gli ultimi
tempi, rifugiati di guerra dallo Sri Lanka e dalla ex Jugoslavia. Nellambito di
procedure individuali dasilo, concediamo poi protezione a perseguitati politici
di molti Paesi. Vivono attualmente in Svizzera circa 74000 persone, alle quali
accordiamo asilo, che ammettiamo provvisoriamente o alle quali abbiamo
rilasciato un permesso di dimora per motivi umanitari.

In qualità di Stato firmatario della Convezione di Ginevra sullo statuto dei
rifugiati, e di sede del Comitato internazionale della Croce Rossa, siamo
obbligati, ma dalto canto anche intendiamo adeguarci a tale obbligo, a
continuare questa politica umanitaria anche in tempi difficili. Per il
Consiglio federale si tratta di un importante intento, sancito anche negli
obiettivi della legislatura per gli anni 1995-1999. Contemporaneamente vorremmo
promuovere lintegrazione degli stranieri residenti nel nostro Paese e, quindi,
facilitare il convivere tra la popolazione indigena e quella straniera.

Vista lalta quota di stranieri e tenuto conto dellattuale situazione economica,
molti cittadini svizzeri hanno difficoltà a dar prova di comprensione per la
politica del Consiglio federale. Siffatto atteggiamento si esprime ad esempio
in iniziative popolari che perseguono lobiettivo di limitare laccoglienza di
stranieri e rifugiati. Il Consiglio federale ritiene invero che laumento della
popolazione straniera debba essere contenuto, tuttavia non a costo delle
persone politicamente perseguitate e dei profughi di guerra: si tratta di
persone che devono poter contare sulla protezione offerta dal nostro Paese e
che rappresentano soltanto il cinque percento della popolazione straniera
residente. Daltro canto occorre però lottare con altrettanta coerenza contro
gli abusi nel settore dellasilo e attuare coerentemente le decisioni che negano
lasilo. Di questi intenti il Consiglio federale ha tra laltro tenuto conto nel
disegno della revisione in corso della legge sullasilo. Soltanto in questo modo
è possibile assicurarci libertà dazione necessaria per offrire anche in
avvenire, il nostro aiuto alle persone che sono alla ricerca di protezione.

Si tratta di un obiettivo da raggiungere in comune. Per questa ragione
volentieri massocio al motto della Giornata nazionale dei rifugiati 1996:
Tradizione? Noi ci teniamo!.

14 giugno 1996
Arnold Koller
Capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia