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Embargo: giovedì, 29.2.1996, ore 17:00

Comunicato per la stampa

Dialogo con la popolazione deve continuare
Conclusione della consultazione sulla riforma della Costituzione federale

Il consigliere federale Arnold Koller ha steso, giovedì, ultimo giorno del
termine per la consultazione relativa al disegno di riforma della Costituzione
federale - presentato lestate scorsa -  davanti al ch-forum, nel castello di
Waldegg/Soletta, un bilancio provvisorio dello svolgimento trascorso dagli
sforzi di riforma, segnatamente per quanto attiene la cosiddetta discussione
popolare. Il capo del DFGP sè detto soddisfatto per lapprovazione finora
espressa dai destinatari ufficiali del progetto, ma oltremodo felice
dellinteresse riscontrato dal progetto di riforma tra la popolazione. Non vè
mai stato, in tempi recenti, un progetto statuale che abbia goduto di un eco
comparabile fra le più diverse cerchie della popolazione.

Nellottica di una valutazione personale della situazione, il consigliere
federale Koller rileva, dopo una prima valutazione delle risposte giunte, come
sia stato fatto ampio uso della discussione popolare, possibilità offerta dal
Consiglio federale per un dialogo politico con i cittadini e le cittadine
interessate, a complemento di quella dei destinatari ufficiali e
istituzionalizzati. In occasione di numerose manifestazioni delle più diverse
organizzazioni e istituzioni in tutta la Svizzera sè proceduto a presentare e
discutere la riforma costituzionale. Il consigliere federale Koller si è
impegnato personalmente con circa 20 presenze pubbliche a sostegno della
discussione popolare. Diversi collaboratori del DFGP hanno partecipato a circa
80 manifestazioni con cerchie interessate, discutendo della riforma
costituzionale. Il telefono costituzionale, approntato nellUfficio federale di
giustizia e polizia, è stato usato sovente. Oltre 8000 persone si sono prese la
briga di presentare osservazioni scritte, in parte perfino con progetti propri
di Costituzione, chiaramente positive in merito al progetto di presentare
lattuale realtà costituzionale nella lingua dei giorni nostri. Con altrettanto
sostegno è stato accolto anche lintento di preparare la Svizzera, nellambito
della revisione costituzionale, in un processo graduale di riforma con i
pacchetti di riforme Diritti popolari e Giustizia ad affrontare le sfide del
prossimo secolo.

Il consigliere federale Koller ha rilevato senza riserve che nella discussione
popolare risulta, dalle molte risposte, vero senso civico. Per laspetto del
confronto con lo Stato e la situazione attuale è risultato possibile, grazie
alla discussione sulla Costituzione, raggiungere, in misura relativamente
ampia, le cittadine e i cittadini politicamente interessati, predisponendoli
alla riflessione, alla partecipazione e alla discussione sulla comunità
svizzera. Sè avviata una discussione politica sulla Svizzera di oggi e domani,
che è utile e sensata non soltanto per la riforma costituzionale in corso, ma
che può e anzi deve divenire anche fondamento per un dialogo approfondito e da
continuare tra autorità e popolo.

Il fatto che le osservazioni giunte finora dai destinatari ufficiali siano
parzialmente controverse, non significa ancora che le posizioni siano
inconciliabili. Consigliere federale Koller: Grande rilievo per il modo di
procedere è soprattutto la circostanza che non sia praticamente riconoscibile,
in modo esplicito o meno, unopposizione fondamentale contro la riforma della
Costituzione. Nessuna delle grandi organizzazioni svizzere esige finora che si
abbia a interrompere lesercizio della riforma. Siamo giunti al termine di
questa consultazione - per quanto concerne sia aggiornamento sia settori di
riforma - non bloccati in una situazione politica di stallo tra destra e
sinistra dalla quale non risulti più possibile nessuna alternativa alle diverse
opinioni. Vi sono certo punti oggetto di contestazione, quale unadeguata
presentazione dello Stato sociale o delle relazioni tra Confederazione e
Cantoni, senza tuttavia essere confrontati con un baratro invalicabile. Il
consenso di base è senzaltro attuabile per quanto concerne laggiornamento della
Costituzione. Analoga considerazione vale, in principio, anche per i settori
della riforma dei diritti popolari e della giustizia: è però chiaro che singole
proposte di riforma necessiterebbero di approfondito riesame e di confronto
politico.

Il consigliere federale Koller ha osservato come la procedura di consultazione
non abbia invero sollevato un importante entusiasmo delle cerchie politiche per
il progetto di riforma, circostanza che invero non era attesa, visto lapproccio
realistico scelto. Sè però accresciuta in modo importante la disponibilità ad
occuparsi della riforma della Costituzione: il progetto viene trattato con
serietà, ed è riconosciuto come opportunità. Una riforma costituzionale pur
fondamentale non è in grado di assicurare lo Stato sociale o di risolvere la
questione europea: una riforma costituzionale è però atta a rafforzare i
meccanismi decisionali e ad ampliare loperato dello Stato. Soprattutto, però,
una riforma costituzionale può rafforzare la coesione del Paese e sottolineare
gli aspetti che uniscono per rapporto a quelli che separano. E questa, infine,
la base determinante per la soluzione di questioni politiche di principio. Ed è
poi proprio tale il senso della corrente riforma della Costituzione.

Nel DFGP si procede ora ad analizzare singolarmente le osservazioni giunte.
Lobiettivo è che il messaggio possa essere redatto durante i mesi estivi e
licenziato nel tardo autunno. Il consigliere federale Koller vuole però che la
discussione sul tema costituzionale non debba essere troncata, bensì continuata
e approfondita con le cittadine e i cittadini di questo Paese. A fine maggio,
il pubblico sarà quindi informato circa i risultati della consultazione e le
decisioni del Consiglio federale sul successivo trattamento di tale importante
questione. Contemporaneamente un opuscolo renderà accessibile a un vasto
pubblico, interessato, il risultato della discussione popolare. Consigliere
Koller: E nostro desiderio mostrare ai cittadini e alle cittadine che la loro
partecipazione a questa discussione non è stata inutile e che le loro proposte
sono prese sul serio.

29 febbraio 1996

DIPARTIMENTO FEDERALE DI GIUSTIZIA E POLIZIA
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