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Terminata l'ispezione della CPT in stabilimenti per l'esecuzione delle

Comunicato per la stampa

Terminata lispezione della CPT in stabilimenti per lesecuzione delle pene
privative di libertà

Conclusione della visita in Svizzera del Comitato europeo per la prevenzione
della tortura, delle pene e dei trattamenti inumani o degradanti

La delegazione del Comitato europeo per la prevenzione della tortura, delle
pene e dei trattamenti inumani o degradanti (abbreviazione ufficiale CPT) ha
concluso stamani ufficialmente la visita in Svizzera con una seduta finale
insieme a rappresentanti di Confederazione e Cantoni. La visita si è svolta
dall11 al 23 febbraio 1996. La delegazione ha ispezionato, questanno, nei
Cantoni di Ginevra, Ticino, Vaud, Vallese, Zurigo e Berna diversi stabilimenti
di carcere di polizia, di detenzione preventiva, desecuzione delle pene e delle
misure, di psichiatria e dellasilo. Contrariamente a quanto avvenuto in
occasione della prima visita, cinque anni or sono, il Comitato non ha questa
volta avuto difficoltà ad accedere agli stabilimenti visitati. La delegazione
comunicherà al Consiglio federale, in un rapporto dettagliato in merito alle
situazioni, quanto ha rilevato nei luoghi visitati.

Allinizio dei lavori, il 12 febbraio 1996, la delegazione ha avuto una seduta
con il consigliere federale Arnold Koller e altri rappresentanti della
Confederazione e dei Cantoni, con a capo il presidente della Conferenza dei
direttori cantonali di giustizia e polizia, consigliere di Stato Peter Widmer.
Nellindirizzo di benvenuto il consigliere federale Koller ha accennato a
incongruenze che possono risultare nel contesto del lavoro del Comitato. Le
definizioni usuali nella lingua corrente di Comitato per la prevenzione della
tortura o Comitato contro la tortura spesso non lasciano trasparire che il
Comitato è stato istituito per la prevenzione della tortura, ma in ugual misura
anche per la prevenzione delle pene e dei trattamenti inumani o degradanti. Con
la creazione di un cordone sanitario, il Comitato intende sviluppare e
garantire una norma europea nel settore della privazione della libertà
personale. A questo scopo fornisce, nei rapporti dei sopralluoghi, pertinenti
raccomandazioni allo scopo di migliorare la posizione delle persone detenute.

23 febbraio 1996
DIPARTIMENTO FEDERALE DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa

Altre informazioni:	Vicedirettore Peter Müller, Ufficio federale di
giustizia,
tel. 322 41 33