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Acquisto e porto d'armi ancora vietati ai cittadini turchi e della

Comunicato per la stampa

Acquisto e porto darmi ancora vietati ai cittadini turchi e della
ex-Jugoslavia

Il Consiglio federale proroga la validità delle ordinanze concernenti le armi
da fuoco

In Svizzera permane in vigore per i cittadini turchi e della ex-Jugoslavia il
divieto di acquistare e portare armi da fuoco. Il Consiglio federale ha
prorogato di due anni la validità di due ordinanze, valide fino alla fine del
1996, allo scopo di evitare pericolose lacune nel diritto in materia di armi,
mentre ha abrogato tali restrizioni per gli altri stranieri privi del permesso
di domicilio.

Nel 1991, il Consiglio federale aveva emanato lordinanza concernente lacquisto
e il porto di armi da fuoco da parte di cittadini della ex-Jugoslavia, poiché
laumento delle armi acquistate da persone provenienti dalla ex-Jugoslavia
rappresentava un rischio per la sicurezza della Svizzera. Mediante questo
divieto assoluto di acquisto e porto darmi, si intendeva inoltre impedire che
le armi ottenute in Svizzera fossero trasportate e utilizzate nei territori
colpiti dalla guerra. La validità dellordinanza, che nella pratica ha dato
buoni risultati, era già stata prorogata una volta. Data la situazione nei
Paesi successori della ex-Jugoslavia, che nonostante il Trattato di pace di
Dayton continua ad essere precaria, il Consiglio federale ne ha prorogato la
validità di altri due anni, fino alla fine del 1998.

I seguito agli avvenimenti che avevano coinvolto lambasciata turca a Berna, nel
1993 il Consiglio federale aveva emanato unordinanza analoga nei riguardi di
cittadini turchi, volta a prevenire altri atti di violenza. Anche il divieto
assoluto di acquistare e portare armi imposto ai cittadini turchi si è
affermato nella pratica. Il Consiglio federale ha parimenti prorogato di due
anni, fino al 1998, la validità di tale ordinanza, non potendo escludere che la
Svizzera sia teatro di nuovi atti di violenza dovuti ai conflitti che tuttora
oppongono il popolo turco a quello curdo.

Colmare le lacune prima dellentrata in vigore della legge concernente le armi

Le due ordinanze, conformemente alle disposizioni della Costituzione federale,
sono state emanate dal Consiglio federale come ordinanze durgenza di polizia
con validità limitata. La proroga della loro validità permette di evitare
pericolose lacune del vigente diritto svizzero in materia di armi.  Lattuale
situazione del diritto prevede la libertà del porto darmi nella metà dei
Cantoni. Gli stranieri titolari di un permesso di domicilio possono inoltre
acquistare armi alle stesse condizioni dei cittadini svizzeri. Entro la fine
del 1998 dovrebbe entrare in vigore la legge federale sulle armi, gli accessori
di armi e le munizioni, che in situazioni analoghe conferisce espressamente al
Consiglio federale una competenza in materia di ordinanze. Permane in vigore,
fino alla fine del 1999, il divieto dacquisto e porto darmi da parte di
cittadini dello Sri Lanka, emanato questanno dal Consiglio federale a causa
dellincisivo aumento, nel nostro Paese, degli scontri fra cittadini tamil.

Abrogate le restrizioni per gli altri stranieri

Al fine di evitare pratiche elusive della legge, il Consiglio federale,
nellordinanza del 1991 concernente i cittadini della ex-Jugoslavia, aveva
parimenti inasprito le condizioni previste per lacquisto darmi da parte di
tutti gli altri stranieri. Nella sua decisione del 18 settembre 1996, il
Tribunale federale ha tuttavia stabilito che questa ordinanza non soddisfa i
parametri di unordinanza durgenza di polizia basata sul diritto costituzionale,
in quanto dispone lalienazione delle armi da fuoco anche per i cittadini
germanici residenti in Germania. Il Consiglio federale ha quindi abrogato
lobbligo di autorizzazione per lacquisto di armi da fuoco, previsto per gli
stranieri privi del permesso di domicilio, nonché tutte le altre condizioni.

2 dicembre 1996

DIPARTIMENTO FEDERALE
DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa

Ulteriori informazioni: Philippe Bättig, Ufficio federale di polizia, 031/322
42 99