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Il Consiglio federale mette in vigore la legge federale sull'Istituto

Comunicato per la stampa

Il Consiglio federale mette in vigore la legge federale sullIstituto federale
della proprietà intellettuale (IPI)

Il Consiglio federale ha posto in vigore mercoledì, con effetto al 1° gennaio
1996, la legge federale sullo statuto e sui compiti dellIstituto federale della
proprietà intellettuale (IPI). Direttore del nuovo Istituto il Consiglio
federale ha designato il dott. iur. Roland Grossenbacher, direttore in carica
dellUfficio federale della proprietà intellettuale.

Il DFGP realizza il primo passo verso il New Public Management

Con la trasformazione dellattuale Ufficio federale della proprietà
intellettuale (UFPI) nellIstituto federale della proprietà intellettuale (IPI)
- uno stabilimento autonomo di diritto pubblico, gestito secondo principi di
economia aziendale - , dopo un periodo di preparazione di tre anni nel
Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), sarà attuata coerentemente
una concezione di condotta amministrativa che, nellAmministrazione federale,
sotto lo spunto di New Public Management, risp. condotta amministrativa
orientata sullefficienza, attecchirà sempre più. Esso apporta una separazione
chiara tra il livello strategico-politico e quello operativo-gestionale. La
trasformazione dallUFPI allIPI contribuisce alla concretizzazione di una
condotta amministrativa più flessibile, come intesa dal Consiglio federale nel
rapporto sul piano legislativo 1991-1995.

Piena trasparenza dei costi e conseguente autofinanziamento

A livello comunale e cantonale le riforme amministrative con un indirizzo del
genere sono già più progredite. A livello federale devono ora procedere in tal
senso le unità amministrative che verso lesterno, ma anche internamente,
offrono prodotti e servizi. Trattandosi della trasformazione dellUFPI nellIPI è
realizzata unulteriore premessa favorevole: il  nuovo Istituto della proprietà
intellettuale sarà in grado, grazie allautonomia economica aziendale, di
autofinanziarsi. La Confederazione fornirà ancora soltanto rimborsi, laddove
usufruirà essa stessa delle prestazioni fornite dallIstituto. Un totale
sganciamento dal budget e dai conti finali della Confederazione garantisce la
completa trasparenza dei costi e attua il coerente autofinanziamento dellIPI.

Migliori prestazioni, ma aumento degli emolumenti

Con il nuovo statuto di diritto organizzativo dellIPI, i clienti possono
attendersi un evidente miglioramento delle prestazioni. Nel settore dei marchi,
ad esempio, il tempo dattesa per il trattamento di una domanda nel primo anno
di gestione sarà ridotto dal tempo necessario attualmente fino a 20 mesi a
circa cinque mesi. Particolare accento lIPI intendo porre anche
sullinformazione relativa ai brevetti. A questo proposito le ricerche sullo
stato della tecnica saranno preparate e presentate in modo consono alle
necessità degli utenti. Siffatte informazioni rivestono grande importanza per
le imprese che attuano tecniche innovative; esse evitano che si proceda a
ricerche per poi reinventare la ruota. Daltro canto la trasformazione dellUFPI
allIPl si farà sentire, a breve termine, anche in modo meno simpatico per gli
utenti dei sistemi di protezione della Proprietà Intellettuale: la caduta delle
sovvenzioni trasversali nascoste causerà nella fase iniziale aumenti in parte
rilevanti degli emolumenti.

Improntato sulle necessità dei clienti

Del resto la permanente pressione dovuta ai costi costringerà lIPI a un
costante ripensamento dellorganizzazione, dellimpiego dei mezzi, ma anche
dellofferta di prestazioni. LIstituto ottiene daltro canto le competenze
necessarie che gli permetteranno di procedere rapidamente a tali adeguamenti.
Il 1° gennaio 1996 entra di conseguenza, ad esempio, già in vigore un nuovo
organigramma dalle strutture fortemente appiattite. Uno statuto nuovo per il
personale che deve ancora essere emanato promuoverà in misura ancora maggiore
la flessibilità, rendendo possibile allIstituto di perseguire una politica
autonoma in materia di personale, allegida della gioia delle prestazioni di
servizi forniti e del successo ottenuto. Tutti gli sforzi saranno improntati
centralmente sulla clientela e i suoi bisogni specifici. Lautonomia
differenziata permetterà di rendere meglio accessibili le risorse nel settore
della creatività e dellinnovazione a favore delleconomia svizzera.
Contemporaneamente lIPI potrà collaborare in maniera più intensiva di quanto
sia stato possibile allUFPI con le organizzazioni europee e internazionali che
operano per la protezione della proprietà intellettuale.

In questioni dordine politico sempre sottoposto al DFGP, al Consiglio federale
e al Parlamento

La legge federale sullo statuto e sui compiti dellIstituto federale, IPI,
trasferisce la competenza ad approvare preventivo, il rapporto di gestione e il
conto desercizio del nuovo Istituto a un Consiglio dIstituto comprendente
persone, alla cui designazione il Consiglio federale procederà prossimamente.
Il Consiglio dIstituto è in materia di condotta aziendale lorgano massimo di
direzione. Per quanto concerne le questioni dordine politico, però,
segnatamente nellapprontamento della legislazione, lIPI resta tuttavia
sottoposto al DFGP, al Consiglio federale e al Parlamento.

25 ottobre 1995

DIPARTIMENTO FEDERALE DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa

Ulteriori informazioni:
Dr. iur. Roland Grossenbacher, Direttore dellUfficio federale della proprietà
intellettuale (UFPI), tel. 031/322 48 01