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Agevolare l'utilizzo di documenti

Comunicato per la stampa

Agevolare lutilizzo di documenti concernenti lo stato civile in Paesi di lingua
diversa

La Svizzera firma lAccordo internazionale sulla codificazione dei dati relativi
allo stato civile

Il Consiglio federale ha deciso di firmare lAccordo internazionale volto ad
agevolare lutilizzo di documenti concernenti lo stato civile nei Paesi di
lingua diversa. Il trattato elaborato dalla Commissione internazionale dello
stato civile (CIEC) prevede che in certi moduli di stato civile, ad es.
certificati di nascita, si abbia a sostituire le traduzioni, finora consuete,
con gruppi di cifre (cosiddetti codici). A tutte le diciture che figurano nei
documenti stabiliti di stato civile è attribuito un relativo codice. Il
significato di questo codice può, negli Stati di lingua straniera, essere
decodificato mediante un cifrario. In tal modo, un documento risulta
comprensibile in gran parte dellEuropa e nel resto del mondo, senza dover far
fronte a traduzioni.

La CIEC aveva creato, precedentemente, diversi accordi che consentono la
traduzione fino a nove lingue del testo figurante nei moduli di stato civile.
Con lapertura degli Stati dellEuropa centrale e orientale si aggiungono anche
lingue che, attualmente, non risultano in siffatti moduli e che, per motivi di
spazio, non possono essere accolti. La codificazione dei termini assicura la
comprensione reciproca, anche se la lingua ufficiale di uno Stato non può
essere considerata, neppure in avvenire, nei moduli. La codificazione dei
termini agevola inoltre anche limpiego dellEED in occasione del trattamento di
documenti relativi allo stato civile.

La firma non costituisce ancora lentrata in vigore del nuovo Accordo; esso sarà
posto in vigore soltanto previa ratificazione da parte di almeno due Stati. La
CIEC, fondata nel 1948, conta 12 Stati membri; oltre alla Svizzera ne fanno
parte anche gli Stati limitrofi del nostro Paese. Altri Stati europei, alcuni
dei quali appartenenti allex blocco orientale, seguono i lavori della CIEC in
qualità di osservatori.

30 agosto 1995

DIPARTIMENTO FEDERALE DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa

Ulteriori informazioni:
Martin Jäger, capo del Servizio federale dello stato civile, tel. 322 47 65