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Il Consiglio federale approva la nuova ordinanza concernente la salvaguardia della sovranità sullo spazio aereo

3003 Berna, 23 marzo 2005

Informazione per i media

Il Consiglio federale approva la nuova ordinanza concernente la salvaguardia
della sovranità sullo spazio aereo

Il Consiglio federale ha approvato nella sua seduta di mercoledì la nuova
ordinanza concernente la salvaguardia della sovranità sullo spazio aereo.
Con l'entrata in vigore dell'ordinanza, la responsabilità della salvaguardia
della sovranità sullo spazio aereo in caso di navigazione aerea non limitata
sarà trasferita dall'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) alle
Forze aeree, le quali provvederanno pure all'allestimento, 24 ore su 24, di
una rappresentazione della situazione aerea identificata.

Ogni Paese dispone, unitamente alla sovranità sullo spazio aereo, del
diritto di disciplinare in maniera vincolante l'utilizzazione dello spazio
aereo situato al di sopra del territorio nazionale e del diritto di imporre
l'applicazione di tale disciplinamento. Per poter assumere tale compito, da
un lato, lo spazio aereo è sorvegliato mediante radar e, dall'altro, gli
Stati impiegano velivoli militari. Nell'ambito dei cosiddetti impieghi di
polizia aerea vengono identificati gli aeromobili e verificato il rispetto
delle norme sulla navigazione aerea. Gli aeromobili che violano la sovranità
sullo spazio aereo o che violano gravemente le norme sulla navigazione aerea
possono essere intercettati e costretti ad abbandonare lo spazio aereo o ad
atterrare su un aerodromo idoneo. Le relative procedure sono standardizzate
a livello mondiale e figurano nelle norme pubblicate dall'Organizzazione
dell'aviazione civile internazionale (OACI).

Il disciplinamento precedente prevedeva che in casi normali la salvaguardia
della sovranità sullo spazio aereo fosse essenzialmente di competenza
dell'UFAC, appoggiato dalle Forze aeree. In passato tale compito è stato
assunto dalle Forze aeree unicamente nei casi di navigazione aerea limitata,
vale a dire nei casi in cui il Consiglio federale ha ordinato limitazioni
nell'utilizzo dello spazio aereo svizzero.

Con la nuova ordinanza, la responsabilità della salvaguardia della sovranità
sullo spazio aereo è trasferita integralmente alle Forze aeree. In questo
settore esse continueranno a collaborare strettamente con l'UFAC e skyguide,
l'ente responsabile della sicurezza aerea. Quando la navigazione aerea non è
limitata, l'impiego delle armi contro aeromobili civili non è consentito,
eccetto nel caso di legittima difesa e in stato di necessità. Se la
navigazione aerea è limitata, in singoli casi il capo del DDPS può ordinare,
come ultima ratio, l'impiego delle armi quando il pilota dell'aeromobile
civile non ottempera agli ordini della polizia aerea e qualora non dovessero
essere sufficienti gli altri mezzi a disposizione. La decisione può essere
delegata al comandante delle Forze aeree o a una persona a lui direttamente
subordinata.

Dal 1o maggio 2005, data dell'entrata in vigore della nuova ordinanza, le
Forze aeree saranno inoltre incaricate di allestire una rappresentazione
della situazione aerea identificata. A tale scopo l'effettivo degli
operatori addetti all'identificazione presso le Forze aeree sarà aumentato
da 8 a 20. Il loro compito consiste nell'individuare nello spazio aereo
svizzero, mediante la sorveglianza radar, i velivoli sospetti o non
cooperativi e nel trasmettere le relative informazioni alla sicurezza aerea.
Le Forze aeree possono inoltre disporre misure di polizia aerea.

Grazie all'identificazione della situazione aerea 24 ore su 24, la sicurezza
del traffico aereo sarà incrementata. L'eventuale impiego di un aeromobile
per scopi criminali potrà essere individuato tempestivamente, cosicché sarà
possibile adottare le pertinenti contromisure.

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