Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

La Consigliera federale Micheline Calmy-Rey incontra i vertici dell'UE a Bruxelles: Colloqui con Romano Prodi, Chris Patten e Javier Solana


Bruxelles, 2 febbraio 2004

Comunicato stampa

La Consigliera federale Micheline Calmy-Rey incontra i vertici dell'UE a
Bruxelles: Colloqui con Romano Prodi, Chris Patten e Javier Solana

La Consigliera federale Micheline Calmy-Rey ha incontrato oggi a Bruxelles i
maggiori rappresentanti dell'UE e ha ribadito la posizione della Svizzera
nei negoziati bilaterali II: solo la conclusione parallela e comune delle
trattative in tutti i settori in discussione può essere presa in
considerazione. La Consigliera federale, assieme al commissario Patten, ha
anche avuto l'opportunità di incontrare Yasser Abed Rabbo e Yossi Beilin, i
promotori dell'iniziativa di Ginevra.

La visita a Bruxelles è cominciata con un incontro con il Presidente della
Commissione europea Romano Prodi. Erano in seguito in programma un incontro
con il Commissario europeo per le relazioni esterne Chris Patten e un pranzo
con l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune
Javier Solana.

La Consigliera federale Calmy-Rey e il Presidente della Commissione Prodi si
sono mostrati d'accordo nel considerare che le differenze politicamente
rilevanti nei Bilaterali II si riducono a due sole questioni concernenti l'
assistenza giudiziaria in caso di reati fiscali. Ambedue le parti hanno
dichiarato di essere interessate a concludere in modo soddisfacente i
negoziati. Il capo del Dipartimento ha sottolineato al contempo che la
Svizzera, considerata l'importanza delle ultime questioni, si prenderà il
tempo necessario per trovare soluzioni adeguate.

La Consigliera federale Calmy-Rey ha ribadito sia nei confronti di Romano
Prodi che nei confronti di Chris Patten la posizione svizzera nei negoziati
bilaterali II: questi saranno chiusi formalmente solo quando si saranno
trovate soluzioni per tutti i dossier ("nothing is agreed until all is
agreed"). Solo così può essere raggiunto un risultato complessivo
equilibrato che tenga conto dei legittimi interessi delle due parti.

Nessuna conclusione senza Schengen/Dublino

Importante per la Svizzera è in particolare giungere a una conclusione per
quanto riguarda il dossier Schengen/Dublino, perché le consentirebbe di
partecipare alla collaborazione con l'UE nell'ambito della politica di
sicurezza e di asilo. Dato che alcuni mesi fa la Svizzera ha già fornito un
contributo decisivo a un dossier che sta molto a cuore all'UE - quello dell'
imposizione degli interessi - il Consiglio federale attende ora che si

pervenga a un accordo sul dossier di Schengen/Dublino, tanto più che è nell'
interesse di tutti giungere a una conclusione.

Per quanto riguarda le trattative sull'estensione dell'Accordo sulla libera
circolazione delle persone (Accordi bilaterali I), il Commissario Patten ha
mostrato un atteggiamento costruttivo nei riguardi della richiesta svizzera
di un periodo transitorio adeguato. La Svizzera chiede termini transitori
nei confronti dei nuovi Stati membri dell'UE, in modo da consentire un'
apertura reciproca controllata dei mercati di lavoro. Anche l'UE ha previsto
del resto termini fino a sette anni nella regolamentazione transitoria
interna.

L'incontro comune con i promotori dell'iniziativa di Ginevra è servito a
fare il punto della situazione dal lancio dell'iniziativa a Ginevra, il 1°
dicembre 2003. Ospiti della Commissione europea a Bruxelles, Rabbo e Beilin
hanno incontrato diversi rappresentanti dell'UE.

La Consigliera federale Calmy-Rey è stata informata dalle parti sugli
ulteriori passi e sulle misure previste in materia di informazione e
mobilitazione del pubblico in Israele e nei territori occupati. Da parte sua
ha informato sui risultati dei suoi contatti internazionali dal 1° dicembre
2003 e ha assicurato alle parti il sostegno logistico e finanziario della
Svizzera.

Per ulteriori informazioni:

Adrian Sollberger, capo dell'informazione, Ufficio integrazione DFAE/DFE;

tel. 0041 79 301 62 84

Urs Hammer, Missione svizzera presso l'UE; tel. 0032 2 286 13 29

Alessandro Delprete, sostituto del capo dell'informazione DFAE; tel. 0041 79
335 76 03