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Nuova regolamentazione per il risanamento dei passaggi a livello

Comunicato stampa

Nuova regolamentazione per il risanamento dei passaggi a livello

Il Consiglio federale ha ridefinito le basi legali per la sicurezza e la
segnalazione dei passaggi a livello e le ha integrate nell'ordinanza sulle
ferrovie (Oferr). È abrogata l'ordinanza sulla segnalazione dei passaggi a
livello, che disciplinava finora la materia. La nuova regolamentazione
consente di adeguare i passaggi a livello ai requisiti di sicurezza odierni.
È stato inoltre ridotto il grado di precisione delle singole disposizioni,
per poter tenere conto delle innovazioni tecniche già nella fase di
approvazione dei progetti concreti. Questo consentirà, in futuro, una
riduzione dei costi.

In Svizzera esistono oggi circa 2000 passaggi a livello incustoditi; nei
prossimi anni, nel caso in cui non possano essere eliminati, i loro impianti
di segnalazione e dispositivi di sicurezza dovranno essere adeguati. Tale
adeguamento è reso necessario sia dall'aumento della velocità e della
densità dei treni, sia dal numero sempre maggiore di autoveicoli e pedoni
che attraversano i passaggi a livello. La responsabilità per la sicurezza
dei passaggi a livello è in primo luogo delle ferrovie. Se i passaggi a
livello non sono più conformi agli standard di sicurezza richiesti, le
ferrovie elaborano delle misure di risanamento, che devono essere verificate
e approvate dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT) in qualità di autorità
di vigilanza. Le regolamentazioni finora in vigore prescrivevano molto
dettagliatamente come doveva essere garantita la sicurezza dei passaggi a
livello; questo rendeva difficile l'attuazione di nuovi programmi di
sicurezza per i singoli passaggi a livello, che avrebbero garantito un
elevato grado di sicurezza a costi minori, come nel caso dell'installazione
di barriere con apertura a richiesta. Per tener meglio conto del progresso
tecnologico, le nuove disposizioni non contengono prescrizioni con soluzioni
pratiche; esse stabiliscono soltanto i requisiti minimi che consentono di
garantire un grado di sicurezza sufficiente per i passaggi a livello.

Il finanziamento delle misure necessarie a garantire la sicurezza ai
passaggi a livello torna inoltre ad essere regolato in modo più flessibile,
come previsto dalla legge federale sulle ferrovie (Lferr). Finora, nella
maggioranza dei casi, il 75% di questi costi erano coperti dai proprietari
delle strade, e dunque da Cantoni, Comuni o privati e il 25 % dalle
ferrovie. Il modello di finanziamento contenuto nella Lferr prevede infatti
che gli adeguamenti dei passaggi a livello devono essere finanziati dal
proprietario della via di comunicazione il cui aumento di volume di traffico
ha causato la necessità di un risanamento. Se sono entrambe le vie di
comunicazione a rendere necessario un adeguamento, in futuro ferrovia e
strada dovranno ripartirsi i costi del risanamento in maniera proporzionale
all'aumento del volume di traffico (principio della verità dei costi).

Per incentivare il risanamento dei passaggi a livello, nel maggio del 2003
l'UFT ha invitato le ferrovie a presentare, come primo passo, programmi di
risanamento per i 190 passaggi a livello più pericolosi. Attualmente si sta
valutando quali passaggi a livello dovranno essere risanati in via
prioritaria. Entro la metà dell'anno prossimo le ferrovie dovranno
presentare all'UFT progetti concreti di risanamento dei passaggi a livello,
che l'Ufficio dovrà approvare. La Confederazione parteciperà alle spese di
risanamento con una somma massima di 100.000 franchi per passaggio a
livello. I costi restanti dovranno essere coperti dalle ferrovie e dai
proprietari delle strade (Cantoni e Comuni). Mettendo in pratica in modo
coerente questa strategia, l'UFT punta a garantire un grado di sicurezza
conforme agli standard più moderni per tutti i passaggi a livello entro, al
più tardi, la fine del 2014.

Berna, 12 novembre 2003

      DATEC Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia
e delle comunicazioni

      Servizio stampa

Informazioni: Ufficio federale dei trasporti, Comunicazione, tel. 031 322 36
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