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Carta europea delle lingue regionali o minoritarie:


Il Consiglio federale ha approvato il secondo rapporto della Svizzera sull'
applicazione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie. Il
rapporto è stato pubblicato dall'Ufficio federale della cultura (UFC) in
tedesco, francese, italiano e parzialmente in romancio.

Le finalità essenziali della Carta delle lingue regionali e minoritarie sono
di natura culturale e linguistica. Il suo scopo principale consiste nella
conservazione e nella promozione della pluralità linguistica come uno degli
elementi più preziosi della vita culturale europea. La Carta delle lingue
non tutela alcun diritto individuale o collettivo delle comunità
linguistiche minoritarie. Il suo scopo è piuttosto il miglioramento delle
possibilità di impiego delle lingue regionali o minoritarie in ambito
formativo, giuridico, amministrativo, mediatico, culturale ed economico.
Grazie alle disposizioni di promozione contenute nella Carta delle lingue, i
differenti gruppi linguistici dovrebbero essere incoraggiati a impiegare la
propria lingua. La Svizzera ha definito lingue regionali o minoritarie ai
sensi della Carta il romancio e l'italiano, assoggettandole alle
disposizioni di promozione contemplate. La Svizzera riconosce poi lo jenisch
quale lingua senza un proprio territorio. Insieme a rappresentanti dei
nomadi, la Confederazione sta esaminando possibilità concrete di
salvaguardia e promozione della lingua di questa minoranza.

Stando all'articolo 15 della Carta, le parti contraenti sono tenute ad
aggiornare il Consiglio d'Europa sull'applicazione della Carta delle lingue
a scadenze triennali. Nel settembre 1999 il Consiglio federale aveva
approvato il primo rapporto della Svizzera e sottoposto all'attenzione del
Comitato d'esperti. A sua volta questo Comitato ha redatto un rapporto
trasmesso al Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 1° giugno 2001
(www.local.coe.int) pubblicato il 23 novembre 2001. Il secondo rapporto
della Svizzera si riallaccia alle raccomandazioni in esso contenute. Il
rapporto si compone di tre parti: le prime due trattano aspetti generali
dell'applicazione della Carta delle lingue dal punto di vista della politica
linguistica della Confederazione, mentre la terza contiene contributi del
Cantone Grigioni e Ticino, la cui partecipazione è essenziale nell'
applicazione della Carta delle lingue.

Con decreto federale del 23 settembre 1997, la Svizzera ha aderito alla
ratifica della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie (Carta
delle lingue). Oltre alla Svizzera figurano tra le 17 parti contraenti
l'Armenia, l'Austria, la Croazia, la Danimarca, la Finlandia, la Germania,
la Gran Bretagna, la Norvegia, il Principato del Liechtenstein, i Paesi
Bassi, la Slovacchia, la Slovenia, la Spagna, la Svezia, l'Ungheria e Cipro.

DIPARTIMENTO FEDERALE DELL'INTERNO

Servizio stampa e informazione

Per informazioni: Constantin Pitsch, Ufficio federale della cultura,
Servizio Comunità linguistiche e culturali, T 031 322 92 87, E
constantin.pitsch@bak.admin.ch.

Allegato: Secondo rapporto

Il rapporto può essere richiesto all'Ufficio federale della cultura,
Hallwylstrasse 15, 3003 Berna, T 031 322 92 68, F 031 322 92 73. È
consultabile anche sul sito Internet www.bak.admin.ch (politica
linguistica).