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Un "codice di comportamento" per i rapporti tra Confederazione e Comuni

Berna, 16. 10. 2002.  I Comuni saranno maggiormente coinvolti
nell'elaborazione dei provvedimenti federali che li riguardano. Il Consiglio
federale ha oggi approvato le direttive concernenti la collaborazione tra la
Confederazione, i Cantoni e i Comuni, le quali concretano la nuova norma
costituzionale sui Comuni (art. 50 cpv. 2 e 3 Cost.).

A giudizio del Consiglio federale, la nuova disposizione costituzionale mira
in primis a incoraggiare la collaborazione verticale tra Confederazione,
Cantoni e Comuni. La sua applicazione presuppone che la Confederazione venga
informata dell'impatto delle sue politiche sui Comuni, i quali dovranno
pertanto essere maggiormente coinvolti nell'elaborazione dei provvedimenti
federali. Occorre inoltre collocare tale dialogo in un contesto di
collaborazione reciproca e trasparenza. Per quanto concerne le regioni di
montagna, sono ormai 25 anni che la collaborazione verticale sta dando
risultati soddisfacenti. Nel caso delle città e degli agglomerati, invece,
il processo di collaborazione tra le collettività pubbliche è ai primordi.
Una prima tappa significativa in tal senso si è conclusa con la creazione,
nel febbraio del 2001, della Conferenza tripartita degli agglomerati (CTA).

Trasparenza della collaborazione e dei contatti diretti

In futuro i Comuni e le città dovranno essere chiamati a partecipare più
sistematicamente alle procedure di consultazione e ai lavori delle
commissioni federali se è prevedibile che i provvedimenti in causa avranno
delle conseguenze sul piano locale. Il Consiglio federale delinea inoltre i
contorni dell'intervento federale in un settore, quello della politica degli
agglomerati, in cui la competenza incombe in primo luogo ai Cantoni.

Alla luce delle competenze cantonali, l'articolazione dei contatti diretti
tra Confederazione e Comuni si rivela essere una questione politicamente
delicata. I Cantoni permangono i partner principali della Confederazione per
quanto attiene all'attuazione delle politiche federali, e continuano a
svolgere un ruolo chiave in materia di politica degli agglomerati. Spetta
dunque ai Cantoni rappresentare gli interessi dei Comuni presso la
Confederazione. In numerosi settori, tuttavia, già oggi hanno luogo contatti
frequenti tra Confederazione e Comuni. È il caso della politica ambientale o
di quella sociale. Tali contatti rispondono all'esigenza di informarsi
reciprocamente sia al momento di scegliere soluzioni appropriate, sia al
momento di metterle in pratica. Pur privilegiando i contatti trilaterali
Confederazione - Cantoni - Comuni nel contesto degli organi esistenti (in
particolare la CTA), il Consiglio federale riconosce l'utilità dei contatti
bilaterali Confederazione - Comuni, assoggettandoli tuttavia a un obbligo di
trasparenza nei confronti dei Cantoni.

Le direttive, elaborate in stretta collaborazione con i partner interessati
(Cantoni, Comuni, città e regioni di montagna) e avallate dalla CTA,
entreranno in vigore il 1° dicembre 2002 e saranno oggetto di valutazione
fra tre anni.

Altre informazioni:
- Luzius Mader, vicedirettore dell'Ufficio federale di giustizia
(tel. 031/322 41 02