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Convenzione sul commercio internazionale di sostanze chimiche

COMUNICATO STAMPA

Convenzione sul commercio internazionale di sostanze chimiche

I rischi per l'ambiente e la salute generati dalle sostanze chimiche
pericolose saranno limitati. Soprattutto nei Paesi in via di sviluppo non
era stato sinora possibile garantire una gestione sicura di tali sostanze.
In base a una nuova Convenzione internazionale, in futuro l'esportazione
verrà autorizzata soltanto se il Paese destinatario sarà stato
preventivamente informato sulla pericolosità di tali sostanze e ne avrà
autorizzata l'importazione. La Svizzera ha firmato la Convenzione due anni
fa a Rotterdam. Il Consiglio federale ha inoltrato al Parlamento il relativo
messaggio affinché venga approvato. La Convenzione entrerà in vigore appena
sarà stata ratificata da 50 Stati firmatari.

Conformemente alla Convenzione, sono considerate particolarmente pericolose
le sostanze chimiche la cui utilizzazione è vietata o severamente limitata
in almeno due Paesi ubicati in regioni diverse. Attualmente questo
provvedimento concerne 22 pesticidi e 5 sostanze chimiche destinate a scopi
industriali (cfr. tabella). Per tali sostanze è valido il principio dell'
assenso preliminare (PIC, Prior Informed Consent). La Convenzione è stata
denominata Convenzione PIC di Rotterdam. Tutte le sostanze incluse nell'
elenco PIC saranno oggetto di un rapporto, che informerà sulla loro
pericolosità e conterrà indicazioni sulle misure di protezione da adottare.
Il rapporto servirà alle Parti contraenti quale base decisionale per
approvare o meno l'eventuale importazione di una sostanza PIC. Le decisioni
relative all'importazione vengono raccolte e  pubblicate. Esportazioni
contro il volere del Paese destinatario sono vietate.

La Convenzione è stata preparata dal Programma delle Nazioni Unite per
l'Ambiente (UNEP) e dall'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura
(FAO), sulla base di una procedura volontaria già esistente. Questa
Convenzione riveste un'importanza particolare per la Svizzera, in quanto
Paese con un'industria chimica forte e orientata all'esportazione. Per
adempiere alle sue responsabilità nei confronti dei Paesi in via di
sviluppo, l'industria chimica si era già impegnata precedentemente a
rispettare le regole della procedura volontaria adottando un codice di
comportamento. La Svizzera si impegna ora affinché Ginevra venga scelta
quale sede del segretariato della Convenzione.

Berna, 18 ottobre 2000

DATEC Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e
della comunicazione
Servizio stampa

Informazioni:

Beat Nobs, capo della Divisione Affari internazionali, Ufficio federale dell
'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031 322 93 23.

Georg Karlaganis, capo della Divisione Sostanze, suolo e biotecnologia,
Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel.
079 687 11 79.

Andreas Weber, capo della sezione Sostanze pericolose per l'ambiente,
Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel.
031 322 68 59.

Le sostanze dell'elenco PIC

L'elenco PIC contiene attualmente le sostanze seguenti:

- L'insetticida DDT oppure i PCB (bifenili policlorati) utilizzato nei
trasformatori e condensatori, che si concentrano nell'ambiente e possono
limitare la capacità di riproduzione di determinati organismi;

- l'amianto, nota sostanza cancerogena, e i composti del mercurio altamente
tossici;

- prodotti fitosanitari con principi attivi quale il paration, che può
provocare gravi intossicazioni all'utilizzatore non protetto a sufficienza.