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La Svizzera intende aderire alla Corte penale internazionale


Berna, 5 giugno 2000

Comunicato stampa

Il Consiglio federale apre la procedura di consultazione

Il Consiglio federale intende ratificare lo Statuto di Roma della Corte
penale internazionale. Lunedì ha autorizzato il Dipartimento federale degli
affari esteri ad aprire una procedura di consultazione.

Il 17 luglio 1998 una Conferenza diplomatica tenutasi a Roma ha adottato a
stragrande maggioranza un trattato - lo "Statuto di Roma" - mediante il
quale è istituita una Corte penale internazionale permanente con sede all'
Aia. Tale Corte sarà competente a giudicare crimini particolarmente gravi
che concernono la comunità internazionale nel suo insieme: genocidio,
crimini contro l'umanità e crimini di guerra. Nonostante numerose norme di
diritto internazionale lo vietino, anche in periodi recenti milioni di
fanciulli, di donne e di uomini sono stati vittima di atrocità indicibili.
Troppo sovente i responsabili di simili atrocità non sono stati costretti a
rendere conto dei loro atti. La creazione di una Corte penale permanente,
che consentirà di porre fine a questa intollerabile impunità, era attesa da
decenni. Costituisce inoltre un valido contributo per la pace e la
sicurezza.

La Corte interverrà soltanto qualora le autorità nazionali cui compete il
perseguimento penale non vogliano o non possano perseguire effettivamente
uno dei crimini sopraccitati commesso nel territorio o da uno dei cittadini
del loro Stato. Una simile situazione può verificarsi se il sistema
giudiziario di un Paese è divenuto inoperante in seguito ad eventi bellici o
è controllato da persone macchiatesi dei crimini che dovrebbe punire. La
Corte penale internazionale non si sostituisce quindi alle giurisdizioni
nazionali. Non è neppure un'istanza di ricorso presso cui possono essere
impugnate le sentenze penali nazionali.

Tenuto conto della tradizione umanitaria della Svizzera e del suo ruolo di
Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra, il nostro Paese ha fornito
un contributo notevole nell'ambito dei lavori volti a creare una Corte
penale internazionale forte e indipendente. Tale Corte potrà cominciare la
sua attività quando sessanta Stati avranno ratificato lo Statuto. Sinora
soltanto dieci Paesi hanno compiuto questo passo; la procedura di ratifica è
tuttavia in fase avanzata in numerosi altri Stati del mondo intero. È quindi
lecito prevedere che lo Statuto entrerà in vigore in un prossimo futuro.

Con la ratifica dello Statuto, gli Stati parte si impegnano a cooperare con
la Corte e a riconoscerne le sentenze. In Svizzera occorre creare le basi
legali necessarie a tal fine, che saranno sottoposte alle Camere federali
unitamente al disegno di ratifica.

Per ulteriori informazioni:
Jürg Lindenmann, Direzione del diritto internazionale pubblico,
tel. 031 324 55 99

DIPARTIMENTO FEDERALE
DEGLI AFFARI ESTERI
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