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Controversia in materia di brevetto per quanto concerne il “cuore” della TTPCP

COMUNICATO STAMPA

Controversia in materia di brevetto per quanto concerne il “cuore” della
TTPCP

Una persona domiciliata in Liechtenstein rivendica i suoi diritti di
brevetto sull'apparecchio di rilevazione TTPCP per gli autocarri. Dal
1999 sono state avanzate pretese in merito presso la Dogana e di recente
anche presso gli importatori e i detentori di veicoli. L'Amministrazione
delle dogane e il Dipartimento federale delle finanze (DFF) si esprimono
chiaramente al riguardo: l'apparecchio di rilevazione che sarà
utilizzato a partire dal 2001 è stato sviluppato nel corso degli ultimi
anni sino alla fase della produzione in serie - senza la partecipazione
della persona summenzionata - per ordine della Confederazione Svizzera.
Di conseguenza, il DFF e le imprese da esso incaricate respingono tutte
le rivendicazioni in relazione con un qualsiasi brevetto.

Sin dall'inizio era chiaro che per la riscossione della tassa sul
traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) dovesse essere
sviluppato un sistema non burocratico, basato sulle tecniche più
moderne. Non è quindi un caso che da diversi anni numerosi specialisti
dell'economia e dell'amministrazione lavorino a tale progetto.

Una strada lunga

La storia dello sviluppo dell'apparecchio TTPCP è piuttosto lunga. Nel
1995, in seguito a un appalto internazionale sono stati selezionati 4
dei 30 offerenti. Tra quelli che non hanno ricevuto il mandato vi era
anche la summenzionata persona domiciliata in Liechtenstein. La
Confederazione ha assunto i costi di tale sviluppo. Nel 1995 sono stati
effettuati i primi test sui prototipi, continuati poi nel 1997. Ai test
successivi sul terreno hanno partecipato solo due ditte, risp. consorzi.
In base ai risultati di tali test sul terreno il mandato di proseguire
lo sviluppo sino alla fase di fabbricazione in serie, indi di effettuare
la produzione, è stato affidato al consorzio Ascom/Fela. Dopo aver
eseguito numerose prove di funzionamento nonché esperimenti in
laboratorio e sul terreno si può affermare che tale apparecchio
sviluppato dalla Confederazione potrà essere montato quest'anno in circa
60'000 autocarri. La persona che ha rivendicato i succitati
 diritti di brevetto non ha cooperato in nessuna fase allo sviluppo
dell'apparecchio di rilevazione TTPCP o di parti di esso.

La Confederazione contesta i diritti rivendicati

La Confederazione contesta i diritti rivendicati in materia di brevetto.
Essa rifiuta
parimenti l'asserzione della persona domiciliata in Liechtenstein
secondo cui dovrebbe essere pagato un canone di licenza per il montaggio
dell'apparecchio di rilevazione. Le pretese sono infondate sia per la
Confederazione Svizzera sia per le imprese interessate.

Ecco come funziona il sistema di rilevazione

Il chilometraggio viene registrato con un apparecchio di rilevazione
elettronico sviluppato per tale scopo. Esso è abbinato al tachigrafo. Un
segnale radio consente di accendere e spegnere l'apparecchio al confine
svizzero. Con il GPS vengono inoltre verificati la prestazione
chilometrica e il cambiamento di status al confine. Grazie
all'apparecchio di rilevazione è possibile registrare e calcolare
periodicamente il chilometraggio soggetto alla tassa senza un grande
dispiego di personale.
Il montaggio degli apparecchi sugli autocarri è iniziato da poco. Esso
viene effettuato da officine autorizzate e si concluderà entro l'autunno
del 2000. Informazioni dettagliate si trovano sotto
www.dogana.admin.ch/imposte + tributi/ttpcp/ttpcp - in concreto.

DIPARTIMENTO DELLE FINANZE
Servizio della stampa e dell'informazione

Informazioni

Questioni giuridiche
­ Hans Georg Nussbaum, capo del Servizio giuridico, divisione Diritto e
tributi della Direzione generale delle dogane, tel. 031 322 65 88

Questioni tecniche
­ Hugo Geiger, campo della divisione Esercizio della Direzione generale
delle dogane, tel. 031 322 67 52

19.4.2000