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Riforma della direzione dello Stato

Riforma della direzione dello Stato

I risultati della procedura di consultazione

Il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della procedura di
consultazione relativa alle proposte per una riforma della direzione
dello Stato concernenti sia la riforma del Governo sia il rapporto fra
Assemblea federale e Governo. Le proposte di riforma sono state in larga
misura accolte.

Riforma del Governo

Nell'ambito della riforma del Governo erano in discussione due varianti:
entrambe si prefiggono un rafforzamento dell'organo governativo, l'una
mediante rafforzamento della presidenza (variante 1), l'altra mediante
istituzione di un governo a due livelli (variante 2). La maggioranza dei
consultati si è pronunciata in favore della seconda variante; alcuni
hanno auspicato una combinazione delle due varianti. In riferimento al
numero dei membri del Consiglio federale, in entrambe le varianti, la
maggioranza dei consultati ha optato per il mantenimento dello statu
quo.

La variante 1 prevedeva una presidenza federale a tempo pieno con un
mandato di due anni e un eventuale aumento del numero dei membri del
Consiglio federale. Grazie a una presidenza rafforzata, il Consiglio
federale dovrebbe poter assolvere in modo più tempestivo ed efficace i
suoi compiti che stanno diventando sempre più numerosi e complessi.
Questa idea di fondo della variante 1 è stata in generale bene accolta.
Si critica, per contro, che le proposte non siano sufficienti a
garantire uno sgravio sostanziale del Consiglio federale. Inoltre le
tensioni che potrebbero nascere fra la presidenza rafforzata e il
sistema collegiale sono ritenute uno svantaggio maggiore.

Secondo la variante 2 il Governo federale doveva consistere nel Collegio
del Consiglio federale (primo livello) affiancato da ministri (secondo
livello) che sgraverebbero in modo decisivo i singoli membri del
Consiglio federale da numerosi compiti. In tal modo il numero dei
consiglieri federali potrebbe eventualmente essere ridotto a cinque.
L'idea di base della variante 2 di ampliare con ministri la cerchia dei
membri del Governo è stata fondamentalmente bene accolta. La critica
verte sulla mancanza di chiarezza nella definizione dei compiti e delle
competenze dei ministri rispetto a quella dei membri del Consiglio
federale. Fra i consultati, alcuni valutano questa variante troppo
complicata e laboriosa.

La risoluzione: un nuovo strumento parlamentare

Per migliorare il rapporto fra Parlamento e Governo è stato proposto un
nuovo strumento parlamentare, la risoluzione. Grazie ad essa il
Parlamento potrebbe indicare al Consiglio federale direttive politiche
per il trattamento di affari importanti. Questa proposta è stata bene
accolta dalla maggioranza. Dopo l'apertura della procedura di
consultazione sulla riforma della direzione dello Stato è stata
introdotta nella nuova Costituzione una disposizione in base alla quale
la legge disciplina gli strumenti con i quali l'Assemblea federale può
esercitare il suo influsso negli ambiti di competenza del Consiglio
federale (art. 171). Di conseguenza la risoluzione non deve più essere
sancita dalla Costituzione, ma può essere introdotta a livello di legge.

Berna, 19 agosto 1999.

Altre informazioni:
Prisca Grossenbacher, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 322 47 59.