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Corrompere funzionari stranieri diventa reato/il Consiglio federale vuole l'adesione della Svizzera alla Convenzione dell'OCSE

Comunicato per la stampa

Corrompere funzionari stranieri diventa reato

Il Consiglio federale vuole l'adesione della Svizzera alla Convenzione
dell'OCSE

Il Consiglio federale propone un inasprimento del diritto penale in
materia di corruzione. In particolare la corruzione di funzionari
stranieri è ora passibile di pena. Nel contempo il Consiglio federale
chiede l'adesione della Svizzera alla Convenzione dell'OCSE sulla lotta
alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri. Il relativo messaggio è
stato licenziato lunedì.

La nuova norma penale contro la corruzione attiva di agenti pubblici
stranieri costituisce il nucleo centrale della rafforzata lotta alla
corruzione transnazionale. L'introduzione di una tale norma è nel
contempo il presupposto principale per l'adesione alla Convenzione
dell'OCSE sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri
nelle operazioni economiche internazionali.

Colmare le lacune nel diritto penale

Il disegno coglie inoltre l'occasione di colmare altre lacune del
vigente diritto penale. A tal fine, alla corruzione attiva e a quella
passiva è conferita la qualifica di crimine, cui è comminata la
reclusione; si prolunga in tal modo il relativo termine di prescrizione.
Inoltre è sanzionata più severamente la corruzione in relazione ai
doveri d'ufficio: chi promette o accetta profitti in relazione a un
dovere d'ufficio deve essere altrettanto punibile quanto il funzionario
che esercita il suo potere discrezionale in una determinata direzione a
causa di un profitto che gli viene assicurato.

L'assegnazione di vantaggi, in quanto tale, a un agente pubblico in
relazione all'espletamento dei suoi doveri d'ufficio deve configurare le
nuove fattispecie completive della concessione e dell'accettazione di
profitti. In tal modo è possibile reprimere il comportamento noto come
"alimentazione progressiva". La prassi dell'"alimentazione progressiva"
è utilizzata per creare reti permanenti di corruzione.

Con una clausola dell'opportunità (deroga all'obbligo del perseguimento)
si vuole inoltre garantire che si possa rinunciare a una punizione nei
casi eccezionali in cui, pur essendo data la fattispecie della
corruzione, non si ritenga opportuna una punizione.

La corruzione - un tema di scottante attualità

Negli ultimi anni la corruzione è assurta a tema di scottante attualità
non soltanto in Svizzera, ma anche a livello internazionale. I casi più
importanti di corruzione nel nostro Paese hanno chiaramente messo in
evidenza i limiti del nostro vigente diritto penale in materia di
corruzione. Oggi la lotta alla corruzione internazionale ha assunto
particolare rilevanza. La Convenzione dell'OCSE, entrata in vigore il 15
febbraio 1999, si prefigge soprattutto proprio tale scopo. Attualmente
più di un terzo dei 34 Stati firmatari l'hanno ratificata. Con
l'adesione a detta Convenzione anche la Svizzera vuole assumere le
proprie responsabilità nella lotta alla corruzione transnazionale.

Per altre informazioni: Peter Müller, vicedirettore dell'Ufficio
federale di giustizia, Divisione principale del diritto penale, ricorsi
e acquisto d'immobili, tel. 031 322 41 33

19 aprile 1999

DIPARTIMENTO FEDERALE DI GIUSTIZIA E POLIZIA
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