Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

Trattative con l'Italia su collaborazione relativa a sicurezza e riaccettazione

Comunicato per la stampa

Trattative con l'Italia su collaborazione relativa a sicurezza e
riaccettazione

Il Consiglio federale ha deciso, mercoledì, di avviare trattative con
l'Italia sulla cooperazione transfrontaliera nell'ambito della sicurezza
interna nonché sulla conclusione di un accordo di riaccettazione. Ciò
dovrebbe consentire, fra l'altro, alle due parti, di allontanare gli
immigrati clandestini.

La decisione era stata preceduta da colloqui a livello peritale,
nell'ambito dei quali era stato rilevato, all'unanimità, che la
collaborazione tra i due Paesi dovrebbe essere fondata su base
istituzionalizzata. Era inoltre stata dichiarata la disponibilità di
principio ad avviare negoziati sulla conclusione di un accordo di
riaccettazione. Ambedue i progetti sono in relazione con il Trattato di
Schengen, entrato in vigore per l'Italia, il 26 ottobre scorso.

Anche con Francia, Germania e Austria

Il Consiglio federale aveva già in precedenza, quest'anno, dato mandato
di avviare negoziati in merito alla collaborazione nei settori della
polizia e della giustizia: il 14 maggio con Francia, il 13 agosto con
Germania e Austria. Giusta decreto del Consiglio federale del 14 agosto
1996, l'accordo di riaccettazione conchiuso con la Francia è adeguato
alle nuove evoluzioni. Vi sono, inoltre, accordi di riaccettazione con
Germania, Austria e diversi altri Stati. La Svizzera persegue da tempo
la possibilità di concludere un accordo in tal senso con l'Italia. Dal
canto suo, Roma ha da poco segnalato la sua disponibilità ad avviare
trattative con la Svizzera al momento dell'entrata in vigore
dell'Accordo di Schengen.

Tutti gli accordi internazionali nel settore della polizia perseguono in
particolare il disciplinamento dei punti seguenti: istituzione di centri
comuni di cooperazione in prossimità della frontiera, cooperazione
diretta, assistenza reciproca, cooperazione spontanea nell'ambito della
polizia, osservazione transfrontaliera e relativo diritto
d'inseguimento, consegne sorvegliate, indagini mascherate.

Contro la migrazione clandestina

Scopo degli accordi di riaccettazione è di combattere i flussi migratori
clandestini. Obiettivo delle trattative con l'Italia è un accordo simile
a quello già concluso con la Germania nonché a quello, oggetto
attualmente di negoziati, con la Francia. Tale accordo vuole aprire
possibilità di respingere verso l'Italia le persone che hanno lasciato
questo Paese e che non possono far valere nessun diritto di dimora in
Svizzera - e viceversa. L'accordo disciplinerebbe inoltre la
riaccettazione senza formalità dei cittadini dei due Stati, nonché il
trasporto in transito dei cittadini di Stati terzi.

La delegazione svizzera per la sicurezza interna è diretta da Anton
Widmer, direttore dell'Ufficio federale di polizia. Ne fanno inoltre
parte il consigliere di Stato ticinese, Alex Pedrazzini, rappresentante
della Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e

polizia, nonché il capo della polizia vallesana, Bernhard Geiger, per la
Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali. Gottfried Zürcher,
vicedirettore dell'Ufficio federale dei rifugiati è il responsabile per
le trattative relative all'accordo di riaccettazione

29 ottobre 1997

DIPARTIMENTO FEDERALE DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa

Altre informazioni: Adrien de Werra, Ufficio federale di polizia, tel.
031/ 322 46 25