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Misure coercitive efficaci

Comunicato per la stampa

Misure coercitive efficaci

Tra il 1° febbraio 1995 e il 31 luglio 1996, in virtú della legge federale
concernente misure coercitive in materia di diritto degli stranieri, si è
deciso, in circa 7500 casi, la carcerazione preliminare o la carcerazione in
vista di sfratto. L84,3 percento degli incarcerati erano stranieri illegalmente
presenti nel nostro Paese e soltanto il 15,7 percento erano richiedenti lasilo.

Queste cifre si basano su una recente inchiesta fatta presso i Cantoni
dallUfficio federale dei rifugiati. Lanalisi quantitativa dei risultati indica
anche che degli stranieri illegalmente presenti, incarcerati in vista di
sfratto, soltanto il 3,5 percento ha inoltrato successivamente una richiesta
dasilo durante lincarcerazione; queste domande sono state immediatamente
trattate già durante il soggiorno in carcere. Solo l1,5 percento ha fatto
ricorso al Tribunale federale contro lincarcerazione.

Il successo delle misure coercitive lo si può misurare dal fatto che, su 7500
incarcerazioni, 6340 si sono concluse con lo sfratto degli interessati,
nonostante il rifiuto della Repubblica federale iugoslava di accogliere i
richiedenti lasilo respinti. I Cantoni di Zurigo e di Basilea-Città sono quelli
che di gran lunga piú degli altri hanno applicato le misure coercitive.

Non è poi da sottovalutare leffetto preventivo della legge, entrata in vigore
il 1° febbraio 1995. Lestensione della durata massima della carcerazione in
vista di sfratto da 30 giorni a nove mesi e la possibilità di far subire la
carcerazione preliminare a richiedenti lasilo passibili di pena o non
cooperativi già durante la procedura dasilo, fa sí che richiedenti lasilo oggi
collaborino meglio quando si tratta di procurare i necessari documenti di
viaggio per lesecuzione dellallontanamento.

DIPARTIMENTO FEDERALE DI GIUSTIZIA E POLIZIA
Servizio informazione e stampa

19 novembre 1996

Per ulteriori informazioni: Roger Schneeberger, capo del Servizio dinformazione
dellUFR, 031/3259350